Juve, Sarri ha fretta: nodo spalmatura per la risoluzione del contratto

Stanno continuando a trattare e anche ieri c’è stato un aggiornamento fra le parti. La dirigenza della Juventus da un lato, i rappresentanti di Maurizio Sarri dall’altro, spinti da un obiettivo comune: risolvere il contratto che ancora lega il tecnico al club bianconero fino al 30 giugno 2022. Il Comandante era stato esonerato il giorno dopo il tonfo contro il Lione in Champions League con annessa eliminazione cocente agli ottavi della competizione. Da lì in poi l’ex allenatore del Chelsea non s’era più fatto vedere a Torino rifugiandosi presto nella sua dimora in Toscana. Nel frattempo non sono mancati gli incontri, anche telefonici causa pandemia, per provare a siglare un accordo nel più breve tempo possibile. Non manca molto alla separazione definitiva della Juve da Sarri.

Accordo di massima

C’è un accordo di massima sui soldi: i bianconeri riconosceranno tutte le mensilità di questa stagione al tecnico in cambio della rinuncia alla penale da un paio di milioni legata al mancato rinnovo per la stagione 2021-22. Resiste la distanza, invece, sui tempi dei pagamenti: i bianconeri vorrebbero versare le mensilità restanti non subito, bensì nel 2021-22. Si continua a trattare. Ma una cosa è certa: Sarri ha voglia di calcio e di tornare protagonista. Fiorentina e Roma, tra le altre, sono ipotesi che non tramontano per MS. Alessandro Pellegrini e Fali Radamani, in rappresentanza del tecnico, stanno provando a stringere i tempi.

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