Juve, Ronaldo è in affanno. Portogallo furioso con l'arbitro

L’immagine ha fatto il giro del globo. La fascia di capitano, lì, abbandonata sul terreno di gioco del Marakana di Belgrado, gettata via in un impeto di rabbia, dopo aver subito un’ingiustizia grande così, è l’emblema di un calcio che non può più fare a meno della tecnologia per evitare errori della portata di quello in cui è incappato, suo malgrado, il Portogallo, privato della vittoria e dei tre punti contro la Serbia per un gol che è rimasto fantasma solo per l’arbitro Makkelie e il guardalinee Djks. Non per il resto del mondo che ha visto come la palla calciata da Ronaldo fosse entrata interamente. Da qui, il gesto plateale di Cristiano, che si è tolto la fascia e l’ha buttata a terra, lasciando il campo, dopo aver protestato con il guardalinee ed essere stato anche ammonito.

Portogallo, Ronaldo furioso dopo un gol non assegnato: getta la fascia e se ne va!

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Portogallo, Ronaldo furioso dopo un gol non assegnato: getta la fascia e se ne va!

Portogallo furioso contro l’arbitro, Ronaldo cerca il riscatto

Una reazione forte, piena di rabbia, che ha fatto storcere anche il naso a qualcuno. «E’ la normale frustrazione di chi segna il gol della vittoria e non gli viene convalidato – lo assolve il Ct Fernando Santos. L’arbitro si è scusato e ho grande rispetto per lui, ma non è lecito che, in una competizione come questa, non ci sia la tecnologia. La palla era mezzo metro dentro la porta, era molto chiaro. Gli arbitri sbagliano, sono umani, ma è per questo che esiste il Var». Passato il momentaccio, CR7 si è fatto sentire via social. «Essere il capitano della squadra portoghese è uno dei più grandi orgogli e privilegi della mia vita. Do e darò sempre tutto per il mio Paese, questo non cambierà mai. Ma ci sono momenti difficili da affrontare, soprattutto quando sentiamo che un’intera nazione viene danneggiata. Alziamo la testa e affrontiamo subito la prossima sfida! Andiamo, Portogallo!». Un messaggio pieno d’amore e orgoglio, accolto con favore dai suoi seguaci. Danneggiato, così si ritiene Ronaldo. E, naturalmente, è il sentimento che pervade la nazionale campione d’Europa in carica. La stampa portoghese urla allo scandalo. «Senza VARgogna» è il gioco di parole scelto da A Bola, per ricordare l’assurda assenza della Var (come della goal line technology) dalle qualificazioni Mondiali. «Furto!» urla Record. In Spagna, invece, As sostiene che il portoghese potrebbe essere sanzionato per una violazione dell’articolo 11 del Codice Disciplinare Fifa relativo “a comportamenti offensivi o violazione dei principi del fair play”. Cristiano in ogni caso cerca di voltare immediatamente pagina e punta l’obiettivo sul terzo impegno di questo tour de force verso Qatar 2022, in programma martedì in Lussemburgo. Dove servirà necessariamente tornare alla vittoria anche perchè, a parte la beffa finale, contro la Serbia il Portogallo ha dilapidato un doppio vantaggio, facendosi rimontare con un secondo tempo decisamente peggiore del primo, praticamente perfetto. E anche il fenomeno, prima di trovare la zampata vincente, non aveva brillato. L’ultimo gol con la Nazionale è datato 11 novembre 2020, nella goleada in amichevole contro Andorra. Il digiuno è quindi lungo 138 giorni e quattro partite di fila. E di non segnare per cinque gare consecutive con il Portogallo, non gli capita dal 2012. CR7 cerca il cambio di marcia, insomma, perchè l’ultimo periodo non è certo stato fortunato.

Santos attacca: "Inaccettabili qualificazioni senza tecnologia"

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