Juve, rinnovo Dybala in un mese. Cherubini: “C’è ottimismo”

Il responsabile dell’area sport premiato a Coverciano conferma i passi avanti nella trattativa: c’è la chiave per i bonus

Un blitz a Coverciano per ritirare il primo premio da responsabile dell’area sport della Juve e con un pensiero fisso: il futuro di Paulo Dybala. Ieri Federico Cherubini è stato il protagonista di Inside the sport, ricevendo un riconoscimento speciale nell’evento promosso da Mcl (Movimento Cristiano Lavoratori) e Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana). Sullo sfondo, però, le attenzioni sono per il rinnovo della Joya, oltre che per le sue condizioni di salute.

Contratto Dybala

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Su questo punto il manager bianconero è essenziale: “Dico solo che c’è ottimismo e serenità. Con Paulo abbiamo convenuto di prenderci un po’ di tempo, in considerazione dei tanti impegni ravvicinati di questo periodo”. Ma dietro le parole in pubblico c’è anche un limite temporale: fine ottobre. La Juve e Dybala, di fatto, si danno un mese per chiudere una pratica che ha visto le parti avvicinarsi in maniera sensibile, visto che è stata trovata una chiave per dare corpo ai bonus di cui si parla da tempo. Insomma, se Paulo per due anni centra gli obiettivi principali, può aspettarsi di vedere assorbita quella parte di stipendio nella zona fissa: e salire da 8 a 9 milioni di euro. In questa maniera il club può salvare l’esigenza di contenere i costi nell’immediato e, soprattutto, il capitano dà l’esempio su come contenere i costi del monte-stipendi. All’insegna della sostenibilità.

Il mercato

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Nel suo intervento Cherubini tralascia l’ironia sugli otto punti in classifica della Juve: “Voglio sperare e pensare che questo premio arrivi per il percorso fatto all’interno del club. Ho iniziato a fare il dirigente in Lega Pro: è stato un cammino difficile ma molto stimolante”. Non a caso ha preso il posto di Paratici dopo aver diretto l’Under 23 bianconera. Ora guarda alle prospettive per i giovani colleghi: “In futuro bisogna stabilire dei parametri per fare il d.s.. Ad esempio Paolo Maldini dà valore con la sua competenza tecnica ma è giusto che anche chi non ha quel passato abbia le stesse opportunità”. Poi, si occupa del mercato vero e proprio: “È importante che i grandi club possano alimentare i vivai comprando giovani da squadre minori. Quando ero al Foligno davo giocatori a Sartori o Perinetti nelle categorie superiori e li prendevo dai dilettanti. Occorrono norme che incentivino meccanismi di solidarietà”. Il dibattito, incentrato sul calciomercato, ha offerto tanti spunti raccolti dal neo-presidente dell’Ussi Gianfranco Coppola. Significativa l’iniziativa di consegnare a Fabio Capello e Katia Serra una tessera ad honorem della categoria: un’apertura ai talent(i) di successo. A fare gli onori di casa Demetrio Albertini, presidente del Settore Tecnico, mentre Matteo Marani ha fatto da cicerone d’eccezione al “suo” Museo del Calcio.

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