Raddoppia e lascia. Potrebbe essere il futuro di Adrien Rabiot, laddove per raddoppiare si intende raddoppiare il suo record di gol in una stagione, i 6 messi a segno nel 2015-16 con il Paris Saint-Germain e già abbondantemente superati dagli 11 realizzati finora, mentre per lasciare si intende lasciare la Juventus alla scadenza del contratto, il 30 giugno. Un futuro ancora incerto, sul quale non fa luce il messaggio postato ieri su Instagram del fratello del centrocampista a corredo di foto della partita di Siviglia: «Orgogliosi di te per questo viaggio. Noi siamo sempre con te». Poi un cuore bianco e uno nero e l’hashtag “finoallafine”. Parole che sembrano riferirsi a un viaggio giunto al termine, ma è quello in Europa League o quello in bianconero? Il futuro di Rabiot, sia per quanto riguarda il record di gol sia per quanto riguarda il contratto, sarà comunque reso un po’ più chiaro dalle due partite che la Juventus affronterà domani: quella in casa dell’Empoli alle 20.45 e quella giudiziaria nel pomeriggio, con la seconda sentenza della Corte d’Appello della Figc sul caso plusvalenze.
L’instancabile Rabiot
La questione sportiva e oggettivamente meno importante, il raddoppio del record di gol, domani sera potrebbe in realtà essere chiarita del tutto: se Rabiot segnasse, sarebbe cosa fatta. La possibilità probabilmente l’avrà, visto che anche se giovedì a Siviglia ha speso moltissimo dal primo al centoventesimo minuto, è difficile pensare a una sua esclusione domani a Empoli. Il fatto che si giochi di lunedì sera ha concesso a lui e agli altri bianconeri un giorno in più per recuperare, sfruttato con una giornata di riposo assoluto venerdì e una seduta di scarico ieri. Sufficiente per il motore instancabile del francese, secondo bianconero per minutaggio con 3948 minuti giocati, alle spalle del solo Danilo con 4464.
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