Juve Primavera, brilla Nonge Boende: il paragone con Davids, lo studio da Pogba

 La Juventus Primavera si conferma fonte di talenti. Tra i nomi più attenzionati c’è sicuramente quello di Kenan Yildiz, ma da settimane si sta facendo notare ogni volta di più Joseph Nonge Boende, centrocampista che studia dai grandi bianconeri e che è stato investito di un paragone illustre proprio da parte del suo tecnico, Paolo Montero.

Juventus Primavera, chi è Nonge Boende

Classe 2005, nato in Belgio ma provvisto di doppio passaporto, essendo i suoi genitori originari della Repubblica Democratica del Congo. Da bambino inizia da difensore centrale, con gli anni viene spostato in mediana e da lì non lo smuove più nessuno. Cresce nelle giovanili dell’Anderlecht, viene scoperto poi dallo scouting bianconero, che lo aggrega inizialmente all’under 17. Ben presto ci si renderà conto, però, del suo enorme potenziale, e così Nonge arriva alla Primavera, dove tutt’ora milita nonostante si parli già da tempo di un possibile passaggio alla Juventus Next Gen. La speranza e la fiducia dunque nel club bianconero che possa percorrere le orme di Miretti, Soulé e Iling Junior.

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Le caratteristiche tecniche

Nonge Boende è dotato di grande fisicità, forte anche dei suoi 184 cm di altezza, piede destro, può ricoprire tutti i ruoli del centrocampo: dal mediano alla mezzala, ma le sue spiccate qualità palla al piede gli consentono di poter essere schierato anche nel ruolo di regista. Insomma, un tuttocampista bravo a recuperare palla ma anche a gestirla tra i piedi, il che gli permette di venire fuori da situazioni intricate e negli spazi stretti. Nonostante la giovanissima età, mostra grande maturità e consapevolezza sul terreno di gioco, il che lo rende uno dei leader tecnici della propria squadra. Se qualcosa da migliorare c’è, e comprensibilmente c’è visti i suoi 17 anni e mezzo, quella probabilmente è la componente tattica, dove va ancora registrato al meglio.

Il paragone illustre e lo studio dai big

Che sia un ragazzo con qualità fuori dal comune l’ha capito anche il tecnico della Primavera bianconera, Paolo Montero. Uno che di talenti ne ha visti tanti in carriera, soprattutto nella sua esperienza da giocatore della Juventus. E proprio ad un suo ex compagno paragonò non troppo tempo addietro Nonge Boeande: “Può diventare il Davids del futuro, gli ho fatto vedere i suoi video“. Queste le parole dell’allenatore dell’under 19 un paio di mesi fa, dopo il pareggio contro l’Inter. Da lì però è continuato il percorso di crescita del centrocampista belga, perché durante la pausa mondiale si è fatto notare anche con la prima squadra. Massimiliano Allegri, nel test amichevole contro l’Arsenal, decise di buttare nella mischia diversi giovani promettenti, tra cui Nonge. E il classe 2005 ha trovato spazio anche nell’amichevole successiva, quella contro il Rijeka. Ottime occasioni per rubare segreti e cultura del lavoro dai calciatori della prima squadra. Un salto, quello nella Juventus, che spera di fare presto, per carpire ogni dettaglio anche e soprattutto da Paul Pogba, suo idolo, che dopo il lungo infortunio sembra ormai pronto al rientro in campo. Il francese, per caratteristiche tecniche, è quello a cui Nonge si avvicina maggiormente nell’attuale Juve. Futuro da grande, ma testa al presente. Un passo alla volta per il centrocampista bianconero, che nonostante le grandi investiture ragiona step by step: oggi la Primavera, domani la Next Gen, poi chissà.

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