Juve-plusvalenze, 10 punti di penalizzazione e Nedved prosciolto

I giudici della Corte federale d’Appello hanno ridotto la sanzione rispetto agli 11 chiesti questa mattina dalla Procura Figc. Assolti i sette ex dirigenti

E. Esposito – V. Piccioni

22 maggio – Milano

Juve-Milan con in palio la Champions. La penalizzazione di 10 punti decisa stasera dalla Corte federale d’Appello per il caso plusvalenze amplifica l’importanza della sfida con i rossoneri in programma domenica prossima. Se i bianconeri vinceranno questa sera ad Empoli andrebbero infatti a 62 punti superando Roma e Atalanta e piazzandosi dunque al quinto posto a 2 punti dal Milan. Battendoli nello scontro diretto riuscirebbe quindi a tornare in piena zona Champions.

Nedved prosciolto

—  

I giudici della Corte – in una composizione diversa rispetto a quella che il 20 gennaio aveva dato il famoso -15 – hanno dunque deciso di intervenire sulla richiesta fatta in mattinata il capo della Procura Figc Giuseppe Chinè che aveva chiesto 11 di penalizzazione. Prosciolti i sette ex dirigenti e consiglieri del CdA bianconero per cui l’accusa aveva chiesto otto mesi. Il nome che balza all’occhio è quello di Pavel Nedved, oltre a lui accuse cadute nei confronti di Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano. Restano invece le pesanti inibizioni per Agnelli, Paratici, Cherubini e Arrivabene, già passate in giudicato dopo il Collegio di Garanzia.

La reazione Juve

—  

La Juventus non è comunque soddisfatta e ha così commentato la sentenza attraverso i suoi profili social: “Juventus Football Club prende atto di quanto deciso poco fa dalla Corte d’Appello della FIGC e si riserva di leggere le motivazioni per valutare un eventuale ricorso al Collegio di Garanzia presso il CONI. Quanto statuito dal quinto grado di giudizio in questa vicenda, iniziata più di un anno fa, suscita grande amarezza nel club e nei suoi milioni di tifosi, che, in assenza di chiare regole, si trovano oltremodo penalizzati con l’applicazione di sanzioni che non sembrano tenere conto del principio di proporzionalità. Pur non ignorando le esigenze di celerità, alle quali la Juventus non si è mai sottratta nel corso del procedimento, si sottolinea che si tratta di fatti che debbono ancora essere giudicati dal giudice naturale”.

Stipendi il 15 giugno

—  

Intanto è stata fissata la data dell’udienza del secondo filone, quello legato alle manovre stipendi, rapporti con agenti e partnership: si terrà il 15 giugno.

Precedente Dalla Nigeria al Viareggio, parlando la lingua del calcio: Akinsanmiro brucia le tappe all'Inter Successivo Kolo Muani, l'Eintracht è pronto a scatenare un'asta internazionale