Juve, Pirlo: “La Champions è molto difficile. Guardiola? Un esempio per tutti”

TORINO – La Champions League è un sogno per tutti quelli che giocano a calcio, regala emozioni forti fin da quando senti l’inno. Ho avuto la fortuna di giocare quattro finali e di vincerne due, quindi so cosa significa vincerla e perderla: perdere fa male, vincere è assolutamente fantastico” sono le parole di Andrea Pirlo in un’intervista al sito dell’Uefa. Il tecnico della Juventus si avvicina alla prima gara del Gruppo G di Champions League in programma domani contro la Dinamo Kiev di Mircea Lucescu, l’uomo che fece debuttare l’allora 16enne Pirlo in Serie A. “La Champions League è molto difficile e dipende da piccoli momenti e dettagli – spiega l’ex play bianconero e della Nazionale – Il periodo più difficile è intorno a marzo, quando alcune squadre devono ancora riprendersi (dalla sosta invernale, ndr), mentre altre sono già in forma. A volte ci vuole un po’ di fortuna, magari un sorteggio favorevole“. Poi, aggiunge: “In panchina è decisamente più stressante. In campo decidevo io cosa fare con la palla; a bordo campo posso solo dirigere, ma gli altri interpretano il loro ruolo e quindi è un po’ più difficile. Quando giocavo avevo un certo stile, potevo partecipare ed essere decisivo in campo. Ora devo farlo dalla panchina“.

Juve, le parole di Pirlo

Com’è allenare Gianluigi Buffon, Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci, con cui ha affrontato tante battaglie in campo, è presto detto: “E’ bello, aiutano molto. Forse all’inizio non è stato facile per loro, ma in poche ore hanno capito che il mio ruolo era diverso da prima. Il loro atteggiamento è cambiato velocemente e facilmente. Mi hanno chiamato subito mister, prima con un sorriso, ma poi si sono abituati. Possono essere di grande aiuto perché sanno cosa significa giocare nella Juve e vincere. Sanno come lavorare con me perché lo hanno visto in tutti questi anni passati insieme. Sanno anche quale spirito voglio dare alla squadra, quindi saranno molto utili in questa stagione“. Su Guardiola: “Guardiola è un esempio per tutti noi, è uno dei migliori. È dato una strada da seguire ai giovani allenatori che volevano promuovere un certo tipo di calcio offensivo. Ognuno di noi ha le sue idee e vuole portarle avanti, ma lui è sicuramente un modello per tutto il movimento calcistico. Mi piace il suo stile di gioco: attaccare sempre e influenzare il gioco per poter gestire sempre le situazioni. Questo deve essere il nostro obiettivo per il futuro“. Infine, su Cristiano Ronaldo, indisponibile per la positività al Covid-19: “Sono contento di avere a disposizione un grande del calcio e di vederlo allenarsi e giocare. Per me e per tutta la squadra è un grande piacere. A 35 anni lavora come un ragazzo, con la stessa passione e la voglia di impegnarsi ogni giorno. E’ un esempio per tutti“.

Juve verso l’esordio Champions

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