Juve-Napoli, il giorno della verità: alle 14.30 l’esito del ricorso al Coni

E stavolta (forse) dovremmo capire: perché, come direbbero i francesi, rien ne va plus, almeno a questo tavolo della giustizia sportiva. Il Collegio di Garanzia del Coni chiude la partita che non si è mai giocata però ch’è stata viva e vibrante, persino rumorosa dalla sua animata anti-vigilia, ore divenute soffocanti, con tre casi di Covid (Zielinski, Elmas e un dirigente) sufficienti alle Asl (la 1 e la 2 di Napoli) per bloccare il Napoli e «rinchiuderlo» in isolamento dov’era giusto che restasse, per evitare il rischio del contagio. Ma il calcio che ha delle sue regole talvolta in contrasto anche con il buon senso ha deciso che quella partita si doveva fare e dunque: 0-3 a tavolino, un punto di penalizzazione in classifica e per concludere anche una sonora «sculacciata», successivamente, dal professor Sandulli, che con la Corte d’Appello non solo ha ribadito l’assoluta «equità» di quella sentenza ma si è spinto oltre, accusando il club di De Laurentiis «di volersi fare le regole da solo», di aver articolato un piano preordinato per non essere a Torino. Insomma, una specie di gioco delle tre carte o persino qualcosa di peggio, quello che senza giri di parole si chiamerebbe «imbroglio». Solo che ci sono le mail, i documenti (eppure con i timbri) e le decisioni di due Autorità Sanitarie Locali e c’è un Napoli che vorrebbe gli venisse riconosciuto il dovere di rispettare ossequiosamente le leggi, non di evaderle, né di eluderle, perché non si fa o almeno così ci spiegano, sin da bambini. 

Juve-Napoli, poi resta solo il Tar

Sono passati settantanove giorni e si è arrivati adesso all'atto conclusivo, almeno per il calcio e lo Sport, su una vicenda che sembra persino paradossale: quello di oggi pomeriggio, nei saloni del Coni, alle 14.30 (Collegio a Sezioni Unite, presidente Frattini) è l’ultimo fischio d’inizio di una sfida che non può, né dev’essere politica: non ci saranno la Juventus e la Federcalcio, che hanno evitato di costituirsi, e si arriverà a una decisione che potrà essere definitiva o che invece potrà spalancare altri scenari, trascinando carteggio, argomentazioni e anche un pizzico d’ira al Tar, se il Napoli dovesse scoprire che le sue ragioni non siano state accolte.

Juve-Napoli, Bonucci e la terna arbitrale sul prato dell'Allianz

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Le ragioni di De Laurentiis

De Laurentiis ha irrobustito la propria squadra di legali e al fianco dell’avvocato Mattia Grassani ci sarà anche il suo l'avvocato Enrico Lubrano, cassazionista e professore di Diritto dello Sport: presenteranno, chiaramente, che hanno spostato il calcio ai margini di una pandemia che il Napoli aveva sfiorato, appena cinque giorni prima di tentare di mettersi in volo per Torino, quando aveva incontrato il Genoa, poi scopertosi focolaio con i suoi molteplici casi. Alle ore 14.30 rimetteranno, per la terza volta, la palla al centro: però questa è qualcosa di molto più serio di una semplicissima e normalissima partita di calcio.

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Un anno dopo un altro Napoli in ritiro

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