Juve-Napoli al Coni: la grande chance di De Laurentiis

ROMA – Ci vediamo martedì 22 dicembre, ore 14.30, Palazzo H, Collegio di Garanzia del Coni. Il presidente Franco Frattini ha fissato l’udienza di discussione del ricorso presentato dal Napoli contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio e la Juventus, dinanzi alle Sezioni Unite. Il club partenopeo del presidente Aurelio De Laurentiis sarà difeso Enrico Lubrano, cassazionista e ordinario di Diritto dello Sport all’Università Luiss Guido Carli di Roma nonché professore di diritto amministrativo presso il Dipartimento di Giurisprudenza della Link University Campus di Roma. Un profilo adeguato alla situazione. Oltre a Lubrano ci sarà anche il legale felsineo Mattia Grassani uscito ko dai primi due round: con il giudice sportivo Gerardo Mastrandrea (sconfitta a tavolino e un punto di penalizzazione per il Napoli) e in Corte d’Appello con Piero Sandulli il quale ha rincarato la dose ribadendo non solo la condanna di primo grado e nelle motivazioni ha calato anche un carico da novanta che è apparso decisamente eccessivo e foriero di riflessioni approfondite in molti ambienti. Davanti alle Sezioni Unite non ci sarà né la Juventus che aveva già rinunciato a costituirsi nei precedenti gradi di giudizio («è una questione che riguarda il Napoli e la giustizia sportiva») né la Federcalcio (caso non raro ma atipico) che non si è costituita entro la mezzanotte di giovedì 17 dicembre e non ha prodotto altre memorie sulla vicenda relativa a sabato 3 ottobre, quando la squadra del Napoli venne obbligata da due Asl della Campania a non partire dall’aeroporto di Capodichino perché c’erano stati due casi di positività al Covid-19, Elmas e Zielinski, e i loro compagni obbligati a restare a casa. La mancata presenza della squadra di Gattuso all’Allianz Stadium ha prodotto la vicenda in corso. Un aspetto poco sviscerato resta il caso-Genoa correlato: dopo la gara giocata a Napoli, il club rossoblù nel corso della settimana arrivò a conteggiare ben nove contagiati che a vario titolo avevano preso parte alla trasferta e quindi in diretto contatto con i calciatori azzurri. Il motivo perché la Federcalcio non si sia costituita al Collegio del Coni ci spingerebbe in un mare magnum di ipotesi. Tanto vale non oltrepassare le colonne d’Ercole e ricordare con Aristotele che ogni atto delle vicende umane è politico.

Rigore da non sbagliare

Senza barriera. Da un free kick siamo passati a un penalty da non sbagliare. Federcalcio e Juventus assenti, i legali del Napoli stavolta devono mettere la palla in rete dal dischetto, ossia ribaltare il verdetto (vittoria alla Juventus a tavolino e il punto di penalizzazione) e portare a casa la disputa dell’incontro e ridare alla classifica di Koulibaly and company i punti ottenuti sul campo.

L’equilibrio di Frattini

Da anni presidente del Collegio dello sport del Coni attraverso le varie denominazioni dell’organo di giustizia sportiva, Franco Frattini – ex ministro della Repubblica italiana, Consigliere di Stato ed Commissario europeo alla Giustizia, Libertà e Sicurezza – ha sempre gestito la presidenza del Collegio del Coni con oculatezza ed equilibro non rinunciando ad accogliere ricorsi contro la Federcalcio con sentenze che in alcuni casi hanno il loro peso nella giurisprudenza sportiva. Lo stesso Sandulli nella sua sentenza in Corte Sportiva d’Appello ha messo un po’ le mani avanti tirando in ballo il successivo grado di giudizio «si intende ribadire, anche in questa sede, un principio, più volte affermato dal Collegio di Garanzia dello Sport del Coni (cfr., da ultimo, decisione n. 56/2018), ovvero che “il fine ultimo dell’ordinamento sportivo è quello di valorizzare il merito sportivo, la lealtà, la probità e il sano agonismo”». Il Napoli invece ha invocato il principio di forza maggiore, un factum principis ossia l’impossibilità oggettiva di poter effettuare una funzione, cioè recarsi a Torino per giocare la gara in base a un atto congente. Naturalmente, qualora il Napoli trovasse un altro stop potrà sempre ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale (quello del Lazio) ed eventualmente al Consiglio di Stato.

13 gennaio

Qualora le Sezioni Unite del Collegio dello Sport accogliessero il ricorso del Napoli, occorrerà giocare la gara e il 13 gennaio, (ore 20,45) potrebbe essere una data da tenere in debita considerazione.

Il nuovo tridente di Gattuso

Guarda il video

Il nuovo tridente di Gattuso

Precedente Berardi, quel poker da sogno che demolì il Milan e... Allegri Successivo Udinese, Gotti: "Cagliari squadra aggressiva con qualità"