Juve, martedì da incubo: sbaglia, va sotto, resta in 10 e crolla. Storico tris Fiorentina

Segna Vlahovic dopo 3’, poi espulso Cuadrado con la Var al 18’. Nella ripresa La Penna non estrae il secondo giallo a Borja Valero e arrivano l’autorete di Alex Sandro e il gol di Caceres

Il pomeriggio era iniziato male e la serata è finita peggio: la Juventus perde i 3 punti che aveva guadagnato a tavolino contro il Napoli (gara che sarà rigiocata) e poi prende tre gol dalla Fiorentina. E’ la prima sconfitta per Pirlo in campionato, viziata da un’espulsione (di Cuadrado) dopo neanche venti minuti. La Juve però ha la colpa grave di essere andata in svantaggio prima dell’inferiorità numerica e poi di essere affondata: male tutti, in particolare la difesa.

GOL E ROSSO

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Pirlo aveva detto alla vigilia del match di temere soprattutto Ribery e in effetti non aveva torto, perché è da una sua intuizione che nasce il gol del vantaggio viola: palla in verticale per Vlahovic, tenuto colpevolmente in gioco da Bonucci, che brucia De Ligt sullo scatto e poi beffa Szczesny in uscita. Il gol dopo appena tre minuti crea apprensione e confusione nei bianconeri, già costretti a rinunciare a Rabiot, che nei piani di Pirlo doveva essere titolare al posto di McKennie, a pochissimo dal match a causa della sentenza su Juventus-Napoli (Rabiot aveva scontato la squalifica in occasione di quella gara, per la Juventus con la ripetizione della partita il giocatore non poteva essere utilizzato). Il peggio però deve ancora arrivare: al 18’ la Juve perde anche Cuadrado, espulso per un brutto fallo su Castrovilli (giallo diventato poi rosso con l’intervento del Var). Così Pirlo è costretto a ridisegnare la sua Signora: fuori Ramsey e dentro Danilo per un 4-3-2 con Chiesa a destra. La Fiorentina capisce il momento delicato e prova a fare il bis prima dell’intervallo: Castrovilli quasi ci riesce con un gran tiro deviato da Szczesny. La Juve del primo tempo è solo Cristiano Ronaldo, che di fronte all’inferiorità numerica non s’arrende e prova a rimettere in piedi la partita in tutti i modi, ma poi s’arrende pure lui.

NAUFRAGIO E POLEMICHE

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Nella ripresa Pirlo toglie Morata e mette Bernardeschi, ma il più vivace della truppa bianconera è un altro ex, Chiesa, che arriva a un soffio dal pareggio. La partita è molto dura e l’arbitro perde presto il controllo: Borja Valero, già ammonito, avrebbe meritato il secondo giallo su Bentancur, dubbio il contatto in area Ronaldo-Castrovilli è ancora di più quello tra Bernardeschi e la coppia Milenkovic-Dragowski. Giusto invece annullare il gol di testa di CR7 per evidente fuorigioco. La Fiorentina sembra quasi accontentarsi del golletto di vantaggio, finché non arriva di nuovo la difesa della Juventus a darle una mano: su cross di Biraghi Alex Sandro (disastroso) nel tentativo di rinviare devia nella sua porta, ingannato anche dall’intervento a vuoto di Bonucci. Come beffa delle beffe nel finale arriva anche il gol dell’ex, Caceres (su palla di Biraghi, ancora lui) che mette la pietra tombale sulla partita. Così la Fiorentina si rialza, trovando la prima vittoria della gestione Prandelli grazie alla miglior partita giocata in questo campionato, mentre la Juventus dovrà farsi qualche domanda. La vetta s’allontana e dopo la sosta i bianconeri incontreranno in sequenza Milan, Sassuolo e Inter (con l’incognita della partita con il Napoli da recuperare): non certo un avvio di 2021 morbido.

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