Juve, la rivale più dura: il Chelsea campione con Lukaku. Ma le altre due…

Passaggio del turno alla portata per i bianconeri: Zenit San Pietroburgo e Malmoe completano il quadro delle avversarie della Signora

Il Chelsea campione d’Europa, impreziosito dall’arrivo dall’Inter dell’avversario di mille battaglie di Serie A, Romelu Lukaku. I campioni di Russia dello Zenit San Pietroburgo, che l’anno scorso mise insieme un pareggio e cinque sconfitte nel girone di prima fase di Champions contro la Lazio. E il Malmoe, al momento secondo nel campionato svedese arrivato già a inizio ritorno, allenato dall’ex milanista Tomasson. Non è un gruppo inclemente per la Juventus quello che esce dall’urna del sorteggio della prima fase di Champions League nell’ottica del passaggio del turno. Ma per vincere il girone non poteva capitare un ostacolo più alto di chi la Champions l’ha appena vinta, e si è rinforzato.

CHELSEA

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Le guerre stellari sul mercato di Psg e City si prendono i riflettori, ma la Champions 2021 se l’è presa il Chelsea, che per festeggiare ha regalato a Tuchel l’uomo simbolo indiscusso di chi la Juve l’ha battuta in campionato, Romelu Lukaku. Trovare i Blues significa anche incrociare Jorginho, eroe dell’estate azzurra e fresco di premio di calciatore dell’anno Uefa. Ma il Chelsea è ragionevolmente anche molto molto altro, a partire dalla trequarti Havertz-Mount-Werner sulle spalle della mediana con Kanté insieme a Jorginho. Partiti dell’Italia due dei tre migliori marcatori della scorsa stagione (Abraham e Giroud), proprio in Italia ha pescato discretamente con Lukaku. L’anno scorso in Premier ha chiuso quarta per un pelo (un punto) sul Leicester a -19 dal City, cambiando passo dopo l’avvicendamento in panchina, ma il percorso europeo è stato una favola non casuale dopo un mercato principesco un anno fa, da Havertz a Werner, da Chilwell a Ziyech fino a Thiago Silva. Trovarla a inizio stagione significa trovare una squadra che riparte dalle certezze che l’hanno portata sul trono d’Europa, a prescindere dalle chance (non basse) che avrà di ripetersi. Intanto è ripartita dalla Supercoppa Europea. Se l’obiettivo è il primato del girone, difficile trovare un’avversaria più dura.
Formazione tipo (4-2-3-1): Mendy; Azpilicueta, Rudiger, Thiago Silva, Chilwell; Jorginho, Kanté; Havertz, Mount, Werner; Lukaku.
Precedenti: quattro, con una vittoria, due pari e una sconfitta. Due incroci: agli ottavi della Champions 2008/09 la Juve perse 1-0 a Londra poi pareggiò 2-2 in casa, nel girone 2012/13 finì 2-2 a Stamford Bridge (gol di Vidal e Quagliarella) e poi 3-0 a Torino (gol di Quagliarella, Vidal e Giovinco).

ZENIT SAN PIETROBURGO

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Allenato da Sergej Semak, lo Zenit ha vinto l’ultimo campionato russo con otto punti di vantaggio sullo Spartak Mosca, terzo titolo russo consecutivo e settimo della sua storia.: a metà campionato ha preso la testa del torneo e non l’ha più lasciata. Il primo campionato russo (dopo il titolo sovietico del 1984) è arrivato nel 2006-07 con Advocaat, con cui l’anno dopo ha vinto anche la Coppa Uefa in finale coi Glasgow Rangers e poi la Supercoppa Europea battendo lo United, per trovare poi proprio la Juve all’esordio in Champions, competizione in cui non è mai andata oltre gli ottavi, nel 2013-14 e 2015-16 con Villas Boas (subentrato a Spalletti). Nelle sei partite del gironcino di Champions dell’anno scorso, l’unico punto (per il resto cinque sconfitte) è arrivato in casa contro la Lazio. Da allora l’addizione più importante è stato il 24enne trequartista brasiliano Claudinho dal Bragantino. Miglior marcatore della scorsa stagione, con 20 gol in campionato e 22 totali, il 32enne nazionale russo Artëm Dzjuba, fisicità e doti aeree spalmate su 196 centimetri di forza, da centravanti vecchia maniera, di fianco all’iraniano Sardar Azmoun. Riflettori su Malcom, ala preferibilmente ma non necessariamente destra, fresco oro olimpico col Brasile, arrivato allo Zenit nel 2019 dal Barcellona, che l’aveva strappato alla Roma.
Formazione tipo (4-4-2): Kerzhakov; Karavaev, Lovren, Santos, Krugovoy; Malcom, Kuzyaev, Barrios, Wendel; Azmoun, Dzjuba.
Precedenti: due, nel girone della Champions 2008-09. Fu 1-0 a Torino, con gol di Del Piero, e 0-0 a San Pietroburgo.

MALMOE

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Il Malmoe arriva alla fase finale di Champions League dopo aver superato tutti i turni di qualificazione e battendo nell’ordine Riga, Hjk Helsinki, Glasgow Rangers e infine Ludogorets: successo 2-0 in casa con gol di Birmancevic e dell’ala destra Berget, 2-1 in Bulgaria con gol su punizione ancora di Birmancevic, 23enne seconda punta serba che si divide il reparto col 27enne croato di Germania Antonio Colak, fin qui miglior marcatore della stagione con 13 gol totali e 8 in campionato. Dopo 16 giornate di Allsvenskan, il campionato svedese, prima giornata di ritorno, è in lotta per la vetta a -1 dalla capolista Djurgardens con 10 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte finora. Vincitore 24 volte del campionato svedese e addirittura finalista di Coppa dei Campioni nel 1978-79, il Malmoe è il club che ha lanciato Zlatan Ibrahimovic verso l’Ajax e non arrivava alla fase finale di Champions League dal 2015-16, quando finì ultimo nel girone con Real Madrid, Psg e Shakhtar. Due anni fa è uscito ai sedicesimi di Europa League col Wolfsburg.
Formazione tipo (3-4-1-2): Dahlin; Nielsen, Brorsson, Moisander; Berget, Lewicki, Christiansen, Rakip, Rieks; Birmancevic, Colak.
Precedenti: due, nel girone della Champions 2014-15. Doppio 2-0 per la Juve, a Torino doppietta di Tevez e in Svezia gol dell’argentino e di Llorente.

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