Juve, idea Milenkovic per una difesa top: perché Allegri sta cercando dei “quasi” titolari

Il passaggio di consegne si è consumato a poche centinaia di metri di distanza. Fabio Paratici ieri pomeriggio ha salutato la Juventus dopo 11 anni di onorato servizio, pronto a vivere un’esperienza in Premier League (il Tottenham aspetta solo il suo sì, che arriverà a breve indipendentemente da Antonio Conte) dalla sala conferenze dell’Allianz Stadium. Sullo stesso palcoscenico si esibirà Massimiliano Allegri il giorno della presentazione bis. Nel frattempo il nuovo-vecchio tecnico si è già messo al lavoro: ieri è tornato alla Continassa e con Pavel Nedved e Federico Cherubini ha tracciato i contorni della Juventus del futuro.

Che l’allenatore-manager vuole competitiva e completa, ovvero con una rosa sufficientemente ampia per poter competere su tutti i fronti. Non solo: la Juve ha 12 giocatori all’Europeo, avere alternative subito pronte (e con le vacanze già fatte a luglio) può fare la differenza. Ecco perché oltre che delle priorità (un centrocampista e un centravanti) si è parlato anche di un rinforzo in difesa e il primo nome sul taccuino di Max è Nikola Milenkovic. Giovane, talentuoso, poco costoso e già pronto per la A, l’ideale per completare un reparto che non necessita di grandi correzioni, avendo già tre mostri sacri come Chiellini, Bonucci e De Ligt, ma di una seconda scelta affidabile ed accessibile sì.

panchina lunga

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Allegri ha le idee chiare e lo ha già fatto capire alla dirigenza. Senza cessioni, la Juventus avrà il budget per un solo grande acquisto e quei soldi verranno spesi per portare a Torino un centrocampista. Nel frattempo però bisogna pensare anche alle operazioni di rincalzo, perché una squadra che ha ambizioni importanti deve avere la panchina lunga e sostituti all’altezza dei titolari.

alternativa a demiral

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Serbo, 23 anni, contratto in scadenza nel 2022, 4 stagioni in Serie A con la maglia della Fiorentina. Milenkovic può essere l’uomo giusto per sostituire Merih Demiral, stesso ruolo ma di un anno più giovane. Il centrale turco non è soddisfatto del numero di presenze collezionate nelle due stagioni in bianconero (32, di cui 24 da titolare), ha parecchio mercato (piace soprattutto in Inghilterra) e quindi può diventare una discreta plusvalenza (pagato 18 milioni al Sassuolo, la Juve ora ne chiede 40) o un’interessante pedina di scambio. Milenkovic invece potrebbe arrivare per una decina di milioni (venderlo ora per la Fiorentina è l’unico modo per incassare qualcosa, visto che da gennaio il serbo potrà accasarsi gratis con chi vuole). Il neo allenatore viola Rino Gattuso proverà a convincerlo a restare, in caso di fumata nera partirà l’offensiva del club bianconero, che offrirebbe a Nikola la possibilità di giocare in Champions League (sempre al netto di possibili esclusioni da parte dell’Uefa per la Superlega).

prestiti e rientri

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Quello delle seconde linee è un tema molto caldo, perché spesso la Juventus nell’ultima stagione si è trovata a fare i conti con l’emergenza, costringendo Andrea Pirlo ad adattare alcuni giocatori in altri ruoli. Sulla fascia sinistra, per esempio, servirà una buona alternativa ad Alex Sandro. A questo proposito prima di scandagliare il mercato andrà valutato il futuro di Luca Pellegrini, che rientrerà dal prestito al Genoa dopo una stagione non esaltante, per restare o per andare a giocare altrove. Discorso simile andrà fatto per Niccolò Rovella, centrocampista acquistato a gennaio dai rossoblù ma lasciato in prestito: i bianconeri potranno decidere se anticipare lo sbarco alla Juventus in estate o lasciarlo ancora in Liguria. Dal prestito rientreranno anche Mattia De Sciglio (Lione) e Daniele Rugani (Cagliari) ma è improbabile che si fermino a Torino.

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