Juve, i problemi di Allegri: pochi tiri in porta e mal di trasferta

Terzo pareggio su cinque partite stagionali per la Juventus, che a Firenze spreca una buona occasione per avvicinarsi ulteriormente ai primissimi posti della classifica. Ma se la graduatoria resta corta e ancora indecifrabile, sono altri i dati che potrebbero mettere di cattivo umore Max Allegri nel viaggio di ritorno dalla sua Toscana verso Torino.

Juve, altra rimonta subita: ma ci pensano i portieri…

Se infatti per i bianconeri ci sarà poco tempo per analizzare la gara del Franchi, visto che martedì sera si torna già in campo contro il Psg per la prima giornata della fase a gironi di Champions League, per un allenatore perfezionista come Allegri subire due rimonte nelle ultime tre partite non può che rappresentare un’occasione di rammarico. E per fortuna dei bianconeri a evitare il peggio c’ha pensato Mattia Perin, sostituto rivelatosi ancora una volta più che affidabile di Wojciech Szczesny e determinante nel rigore sbagliato da Jovic: l’ex Genoa è infatti tornato a opporsi felicemente a un penalty, specialità del polacco attualmente infortunato, sei anni dopo l’ultimo in un derby contro la Sampdoria e confermando così l’ottimo feeling tra gli estremi difensori della Juve e i rigori contro, visto che lo score recita di sole tre reti subite su sette tentativi di trasformazione.

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Juve, non bastano neppure i gol-lampo

Le buone indicazioni però finiscono qui, o quasi, perché anche il terzo gol lampo consecutivo, con Milik a segno entro i primi 10 minuti come era riuscito a Vlahovic contro Roma e Spezia, impresa che alla Juve non riuscita dal 2012, è stato in parte vanificato dalla rimonta subita, impedendo ai bianconeri di vincere in campionato in casa della Fiorentina per il quarto anno di fila (due sconfitte e altrettanti pareggi): l’ultimo successo al Franchi in Serie A resta quello del 1° dicembre 2018, uno 0-3 firmato Bentancur, Chiellini e Cristiano Ronaldo.

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La Juve da trasferta non sa più vincere

I dati statistici più inquietante però per Allegri arrivano in primo luogo dall’astinenza di vittorie in trasferta, salita a quattro gare di campionato tra la fine della scorsa stagione e quella attuale: l’ultimo acuto esterno resta il 2-1 del 25 aprile 2022 contro il Sassuolo, al quale sono seguite le sconfitte contro Genoa e proprio Fiorentina nelle ultime giornate della scorsa Serie A e i pareggi contro la Sampdoria e i viola in quello attuale. Ultimo, ma non certo per importanza, lo zero alla voce tiri in porta nel secondo tempo. Al Franchi i bianconeri hanno vissuto una ripresa interamente sulla difensiva, pur senza concedere grandi occasioni ad una Fiorentina manovriera quanto sterile e poco pungente. Resta però il fatto che è solo la quinta volta dal 2004-‘05 in gare di campionato che la Juve conclude un tempo intero senza sferrare tiri verso la porta avversaria. E curiosamente in tre di queste occasioni è successo contro la Fiorentina.


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