Juve, esce Di Maria ma rientra Morata

TORINO – Di Maria ha scelto il Barcellona. Non sembrano esserci più dubbi sulla decisione del Fideo, che non ha dato gli attesi segnali positivi alla Juve, tanto che la sua volontà appare ormai chiara. Aspettare i blaugrana, senza fretta, in modo da permettere al club catalano di rientrare nei parametri del monte ingaggi stabiliti dalla Liga spagnola e di poter tesserare nuovi acquisti. Ci vorrà del tempo, insomma, e questo non va a dama con le necessità juventine. La dirigenza bianconera confidava di chiudere rapidamente l’operazione, forte della doppia offerta fatta al giocatore: due anni di contratto a 7-7,5 milioni più bonus (per sfruttare il Decreto Crescita) oppure accordo di una sola stagione a 5,5-6 più bonus. L’ingresso in scena del Barça, però, ha cambiato lo scenario. La telefonata di Xavi a Di Maria ha fatto centro e quindi Angel sembra aver dato definitivamente la priorità ai blaugrana, che gli garantirebbero l’opzione a lui più gradita: un solo anno di contratto per poi poter fare ritorno in Argentina. E questo nonostante il quotidiano spagnolo Mundo Deportivo ieri titolasse: «L’ipotesi Di Maria si sgonfia per l’età del giocatore». A Barcellona, intanto, è sbarcato pure Jorge Mendes, che funge da intermediario e lavora unitamente agli agenti del Fideo, per incontrarsi con la dirigenza catalana. Il futuro dell’argentino sembra avere sempre più tinte blaugrana che bianconere, a meno di colpi di scena.

Il futuro di Alvaro Morata

In Spagna si decide anche il futuro di Morata. La Juve e l’Atletico Madrid sono al lavoro per definire un nuovo accordo che possa riportare Alvaro a Torino. La vecchia intesa di due anni fa non può essere onorata: troppi i 35 milioni previsti per il diritto di riscatto da parte dei bianconeri. Ci sono però altri fattori che pesano. Il bomber non ha intenzione di tornare ai Colchoneros, che non hanno trovato alcun acquirente in grado di avvicinarsi alla cifra che avrebbero dovuto corrispondere dalla Continassa. Morata, poi, ha detto no all’Arsenal (che aveva messo sul piatto 30 milioni) e non ha ricevuto nuove notizie positive dal Barcellona, cui era stato molto vicino nella finestra invernale di mercato. UItimo particolare, forse decisivo: l’unico desiderio di Alvaro è di restare alla Juve e sta spingendo in questo senso. Così i club hanno riaperto il dialogo e lo stanno approfondendo costantemente. La novità di ieri è che l’Atletico non vuole inserire contropartite tecniche nella trattativa. Niente Kean, insomma, né altri giocatori. Al momento si ragiona su una formula simile a quella stabilita nel 2020: prestito annuale a 10 milioni più diritto di riscatto a 10 milioni e bonus. Prima c’è un altro passaggio da compiere, il rinnovo del contratto tra Morata e l’Atletico per spalmare l’ammortamento. Alvaro, intanto, aspetta e spera e la sua volontà potrebbe risultare determinante…

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