Juve, ecco Milik: “Il mio obiettivo era un top club, questo è uno dei più grandi al mondo”

Milik: “Voglio giocare, fare tanti gol ed essere felice”

Non ha obiettivi da poco Milik, che così inizia la sua conferenza stampa: “Questo è un momento speciale della mia vita. Era sempre il mio obiettivo giocare in un grande club, questo è uno dei più grandi al mondo. Questo era il mio obiettivo, ora che sono arrivato voglio giocare, fare tanti gol ed essere felice”. Spera dunque di non essere solo l’alternativa a Vlahovic: “Ho fatto due/tre allenamenti con la squadra. Anche ora non ci sarà tanto tempo per allenarsi. Si può giocare con due punte, lo facevo anche in Nazionale con Lewandowski. Questo però lo lascio al mister, è lui che decide. Io faccio quello che posso in allenamento per farmi vedere e stare bene”.

Milik: “Ero già stato vicino alla Juve”

Arriva alla Juve con qualche anno di ritardo Milik: “Sì, in passato sono stato vicino a vestire il bianconero. Le cose sono andate poi in modo diverso. Sono stato tante volte accostato alla Juve, anche sui giornali. Due o tre anni fa si poteva fare, alla fine non è successo. Non guardo tanto al passato, l’importante è ciò che c’è ora. Sono contento della scelta, sono contento di essere qui. Spero di fare tanti gol per questo club”.

Milik: “In 4-5 lottano per lo scudetto in Italia”

Roma da scudetto? “Non voglio parlare della Roma, ma dico che il livello in Serie A è sempre stato alto, ora è ancora più alto. Ora ci sono 4/5 squadre che lottano per lo Scudetto, questo lo rende ancora più difficile da vincere”.

Che Milik vedremo in Italia dopo l’esperienza in Francia: “Sto bene, mi sento bene. Ho fatto 30 gol in 50 partite ma quello che ho fatto non conta più. E’ così il calcio moderno, conta quello che fai ora. La gente non guarda più dietro, ora scrivo pagine nuove”.

Milik: “Il mio ruolo è quello dell’attaccante”

A scanso di equivoci, Milik comunica: “Sono attaccante, il mio ruolo è attaccare, fare gol. Mi piace giocare solo, con le due punte. La squadra comunque la sceglie il mister, decide lui”. Non aspetta con trepidazione la sfida con gli ex del Napoli: “La verità è che non ho guardato il calendario. Ora è importante che giochiamo con lo Spezia, quando giochiamo a Napoli non so. Cosa non ha funzionato in azzurro? Volevo andare via, le cose non sono andate come volevano tutti e sono finito fuori rosa”.

Milik: “Spero di aver preso qualcosa da ogni allenatore”

Diplomatico Milik sugli allenatori che ha avuto: “Ogni allenatore è diverso, ognuno di noi è diverso e vede il calcio in modo diverso. Da ognuno puoi imparare e crescere. Volevo sempre prendere qualcosa da ognuno di loro per diventare più forte. Spero di averlo fatto”.

Milik: “Partite con la Juve erano sempre speciali”

Ricorda la Juve come avversario: “Erano sempre partite speciali quando ero a Napoli. Non sono il primo e l’ultimo giocatore a vestire entrambe le maglie, ora gioco nella Juve ed è quello che è importante”.

Milik: “Vlahovic può migliorare ancora tantissimo”

Al Marsiglia sarebbe potuto rimanere, ma voleva il grande club: “Alla fine del campionato volevo restare a Marsiglia. C’era un buon progetto per quanto riguarda la squadra e tutto. Dopo la squadra è cambiata, è andato via il mister e sono arrivati 7/8 giocatori. Per me è arrivata questa opportunità di giocare in un grande club e ho fatto questa scelta”.

Non fa paragoni tra Vlahovic e Lewandowski: “Difficile paragonare i giocatori. Dusan è molto giovane, è sicuramente forte. Lewandowski è in un altro momento della carriera. Sono entrambi forti. Per gli attaccanti parlano tanto i numeri, per me Dusan può migliorare ancora tantissimo. Ha 22 anni, ha un grande futuro davanti a sé”.

Milik: “Szczesny? Ci conosciamo da tanto tempo”

Trova alla Juve un connazionale come Szczesny: “Con Wojciech ci conosciamo da tanto tempo. Da quando sono arrivato c’è un’atmosfera buona nello spogliatoio. Le infrastrutture qui sono incredibili: hai tutto organizzato, devi solo pensare a giocare. Non ti manca niente qui”.

Precedente Chaves elogia Infantino Successivo Roma-Monza, recuperato Mota. Stroppa: "Mourinho ha portato equilibrio"