Juve, ecco il piano di Allegri per la zona Champions

E ora, via al piano rimonta. Soltanto due giornate fa, lo scenario era completamente diverso. La Juve si era nuovamente complicata la vita da sola: pari a Venezia e quarto posto sempre più lontano, a otto punti. C’era il Napoli, sconfitto dall’Empoli, a chiudere la zona utile per la prossima Champions League (36 punti), con l’Atalanta al terzo posto (37). Proprio la Dea, però, si è inceppata: rovescio con la Roma e frenata inattesa in casa del Genoa. I bianconeri, invece, hanno fatto sei punti con Bologna e Cagliari, recuperandone cinque alla formazione di Gasperini in un batter d’occhio. Così la quarta piazza, obiettivo minimo per la Signora in difficoltà, è di nuovo lì a tiro, distante solamente quattro lunghezze. Nel momento più complicato, insomma, la Juve è tornata prepotentemente in gioco. Per qualche regalo della concorrenza, certo, ma soprattutto per meriti propri. La velocità con cui la squadra di Allegri è rientrata in corsa fa ripensare ancora una volta a tutto quanto è stato sprecato con le medio-piccole nella prima metà di torneo ma, allo stesso tempo, conferma che, con l’intero girone di ritorno a disposizione, tutto è davvero ancora possibile.

Juve, perché sì

Via al piano rimonta, quindi, che passa necessariamente dai prossimi due mesi: gennaio e febbraio saranno infatti decisivi per la Juve. La verità è dietro l’angolo perchè il calendario propone subito nel primo bimestre del nuovo anno quasi tutti gli scontri diretti. Si ripartirà, alla Befana, contro il Napoli, poi Roma, Inter in Supercoppa, Udinese, Sampdoria in coppa Italia e Milan per chiudere gennaio. A febbraio, invece, Verona, Atalanta, Torino, Villarreal in Champions League ed Empoli. Al termine di questo percorso di 11 partite in 52 giorni, spalmate su quattro competizioni, gli orizzonti dei bianconeri saranno decisamente più nitidi. Forse anche prima, visto che il rientro dalla sosta natalizia sarà per cuori forti, con il trittico ravvicinato Napoli-Roma-Milan. «Sarei contento di arrivare a fine febbraio con questo distacco per lottare per i primi quattro posti» ha riassunto Massimiliano Allegri, che assicura di aver sempre avuto fiducia nella squadra. Adesso è corroborata anche dai risultati: 6 vittorie nelle ultime 8 partite (più la sconfi tta con l’Atalanta e il pari con il Venezia, che pesa tantissimo) per 19 punti complessivi. Sei successi ottenuti, tra l’altro, con la difesa imbattuta, altro aspetto tutt’altro che secondario. Ritrovata la solidità, la Juve ha incominciato a viaggiare al ritmo delle prime, come non aveva fatto per tutta la prima parte del girone d’andata. E può contare su un “nuovo acquisto”: Federico Bernardeschi, di nuovo continuo e decisivo (quattro assist consecutivi e un gol) come non si vedeva da due anni. Max può spendere un altro jolly alla ripresa della preparazione, il 30 dicembre: i rientri immediati di Dybala, Chiellini e Chiesa, in attesa di Danilo. Il piano rimonta passa anche da una Juve al completo.

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