Juve-Dinamo Kiev 3-0: Chiesa, Ronaldo e Morata, Pirlo sorride

ROMA – Tre gol con un po’ di turnover – il riposo a un esausto Cuadrado e a un Danilo provato entrato solo nel finale – e Pirlo porta a casa la quarta vittoria su cinque match di Champions: Dinamo Kiev del maestro Lucescu battuta senza soffrire troppo e primo posto che come già previsto si giocherà al Camp Nou, dove i bianconeri sono chiamati all’impresa non solo di vincere ma di travolgere il Barcellona per rovesciare le gerarchie del gruppo ed evitare un sorteggio pericoloso (Bayern, City, Liverpool e Chelsea sono già sicure del primo posto) già agli ottavi.

Frappart, quanta personalità per l'arbitro donna di Juve-Dinamo Kiev

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Frappart, quanta personalità per l’arbitro donna di Juve-Dinamo Kiev

Sblocca Chiesa. Traversa Ronaldo, salva Szczesny

Juve che parte subito all’assalto, ci provano Ronaldo e Chiesa, pressing alto bianconero e anche primo giallo, Bentancur diventa il primo ammonito in Champions da un arbitro donna. McKennie vicino al gol di testa su calcio d’angolo, Rodrigues replica dalla distanza, poi sblocca Chiesa al 21′: Morata stavolta di centimetri sfugge al fuorigioco, palla ad Alex Sandro – un ritorno pesante sulla sinistra – e gran colpo di testa dell’ex viola in posizione da centravanti. Juve in vantaggio ma come spesso le accade va a spegnersi lentamente invece di esaltarsi, dopo aver fallito con Ronaldo quello che poteva essere il colpo del ko. Il pericolo scampato risveglia gli ucraini, dietro Demiral è molto impreciso e De Ligt rischia tantissimo quando liscia il pallone e regala a Tsygankov un’occasione colossale per il clamoroso pari, respinto solo dall’uscita disperata e tempestiva di Szczesny.

Festa Juve, festa Ronaldo: 750° gol in carriera nel 3-0 alla Dinamo

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Festa Juve, festa Ronaldo: 750° gol in carriera nel 3-0 alla Dinamo

Ronaldo timbra il 750° gol in carriera, tris Morata. Dragusin, una notte da ricordare

Si riparte senza cambi e con un altro brivido per Pirlo: Szczesny salva su tiro cross velenosissimo di Tsygankov. Reazione bianconera, Ronaldo su assist di Morata prova il gol a giro, guadagnando solo un angolo. Poco male, perché il portoghese firmerà poco dopo il raddoppio che va a chiudere i conti: l’azione è tutta voluta da Chiesa, tiro cross che Morata tira addosso al portiere e che CR7 ribadisce in rete da mezzo metro per la 750° volta in carriera tra i pro. Alieno. Dopo l’ora di gioco Pirlo cambia: fuori Bonucci, al rientro, e dentro Danilo insieme a Bernardeschi per Ramsey. Forze fresche e tris che arriva poco dopo, al 66′: ripartenza tambureggiante di McKennie, palla sporcata per Chiesa che vede Morata in area, controllo e conclusione di freddezza sottomisura. Partita conclusa, Demiral chiede il cambio per il potente centrale 2002 Dragusin (esordio in Champions senza aver mai giocato in Serie A),  riposo per Bentancur – entra Arthur – e minutaggio per Kulusevski che resta comunque il punto interrogativo più grande da risolvere per Pirlo, che non lo vede titolare né sull’esterno né nel posto tra centrocampo e attacco che il tecnico ha deciso di assegnare a Ramsey  (o a Bernardeschi in seconda battuta). Dybala guarda dalla panchina, sarà lui a dover sbloccarsi e trascinare i bianconeri nel derby.

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