Juve, Danilo elogia il Napoli e chiama Casemiro: “Qui sarebbe a casa”

Danilo ha raccontato la stagione della Juventus al The Athletic. Il capitano bianconero, soprannominato “Il filosofo” all’interno dello spogliatoio, ha toccato vari punti, a partire dalle difficoltà trovate dalla squadra a causa delle vicende extracampo: “Pensi che qualsiasi altra avrebbe potuto fare quello che stiamo facendo noi se, insieme a tutti gli infortuni (Pogba, Chiesa e Di Maria), fossero successe le stesse cose a loro?”

“Ecco la forza della Juventus”

Danilo ha rimarcato come il gol annullato a Milik a Salerno sia “stato incredibile” e come questo episodio abbia dato una scossa all’intero gruppo, per poi soffermarsi sul gioco bianconero: “Cerchiamo di segnare due o tre gol in ogni partita. Sarebbe meglio vincere con un margine maggiore e con più tranquillità. Ma se non riusciamo a trovare un altro gol e le cose non vanno come vorremmo, abbiamo questa capacità di non subire. Difendiamo come una famiglia e lasciamo tutto in campo. I nostri nuovi acquisti all’inizio non capiscono, ma poi imparano. C’è sempre qualcuno pronto a mettere in campo quella scivolata in più, a parlare, a raddoppiare per aiutare il suo compagno di squadra. Questo è il bello della Juve. Avere una difesa brasiliana in Italia è motivo di orgoglio perché qui c’è una scuola ben precisa, abbiamo imparato bene grazie a ragazzi come Bonucci, Chiellini e Barzagli. Quale altro brasiliano in rosa? Mi piacerebbe avere Casemiro. Sarebbe a casa qui”.

“Allegri è il miglior gestore in assoluto”

Danilo ha anche parlato delle differenze tra Sarri e Pirlo, elogiando poi il lavoro svolto da Allegri: “Sarri e Pirlo erano diversi ma pensavano al calcio allo stesso modo. Volevano passaggi corti e che tutti giocassero vicini e costruissero attraverso i terzi. Allegri vede il calcio in modo più diretto, con lanci lunghi, con aggressività, che è un altro modo di vincere. Ho imparato da tutti loro ma penso che Allegri sia la persona giusta per la Juventus in questo momento. È un incredibile “gestore”. Tra tutti quelli con cui ho lavorato è il miglior uomo-manager e questo non dovrebbe essere dato per scontato perché gestire i rapporti con gli esseri umani non è facile. Non so se altri allenatori sarebbero stati capaci di quello che sta facendo lui, motivando i giocatori in modo tale da rimanere concentrati sul campo. Non è stata una stagione facile e lui ha gestito la situazione nel modo giusto”.

La lotta al razzismo

Il capitano bianconero ha dedicato una parentesi al razzismo:Ci deve essere più curiosità su questo problema. Al giorno d’oggi, è importante avere empatia e comprendere le esperienze di altre persone. Non possiamo pensare solo a noi stessi. Ho imparato cose nuove facendo il podcast. Le conduttrici (Nadeesha Uyangoda, Maria Catena Mancuso e Nathasha Fernando) mi hanno raccontato le loro esperienze. Le loro famiglie non sono italiane ma sono nate qui e la gente le guarda come se non fossero italiane. Non sapevo che in Italia non venisse riconosciuta la cittadinanza fino al compimento dei 18 anni”. 

Gli elogi al Napoli

Danilo ha chiuso nel parlare del mancato scudetto, elogiando il Napoli: “La Juventus non inizia la stagione per finire seconda o terza. Non è possibile. Non possiamo permetterlo. Ho iniziato la stagione pensando al titolo e andando il più lontano possibile nelle altre competizioni. Il Napoli è stato grande in questa stagione. Sono una delle migliori squadre in Europa e sono successe anche altre cose. Abbiamo vinto tante partite dopo i punti di penalizzazione e siamo passati in Europa League e Coppa Italia. Siamo proprio lassù in campionato, secondi fino a quando non dicono diversamente. I punti li abbiamo guadagnati in campo. Quindi, considerando tutto quello che è successo, stiamo facendo una buona stagione”.


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