21 novembre 2016 – Milano
Può un reparto che vanta uno dei migliori cinque centravanti al mondo (Higuain), un piccolo fenomeno del calcio mondiale (Dybala), una prima punta completa e di spessore internazionale (Mandzukic) e uno dei giovani più entusiasmanti d’Europa (Pjaca) trovarsi in emergenza? Il calcio vive anche di queste situazioni, oggettivamente imprevedibili. Perché se alle assenze ormai di lungo corso di Pjaca e Dybala si aggiunge anche il Pipita, alla Juventus capita di dover affrontare la partita chiave del girone di Champions a Siviglia con un solo giocatore nel reparto.
MENOMALE, C’E’MANDZUKIC — Il croato, retrocesso al ruolo di rincalzo dai 90 milioni spesi per Higuain, non può essere considerato una riserva in nessuna squadra. Parliamo del centravanti titolare del Bayern Monaco da Triplete del 2012/13. Un attaccante completo, bravo a giocare coi compagni ed ad aiutare la squadra. In quanti col suo curriculum avrebbero rincorso Zampano del Pescara fino alla propria area di rigore? E i gol non sono mai stati un problema. Per ora siamo a quota tre in stagione, tutti in campionato, segnati a Samp, Chievo e Pescara. Si diceva che lui e Higuain non potessero coesistere, ma quando l’infortunio di Dybala col Milan ha dato continuità alla coppia i risultati sono stati buoni. Soprattutto per merito di SuperMario, nettamente migliore del Pipita sia a Verona che col Pescara. A Siviglia dovrà fare da solo, magari aiutato da Cuadrado e dalla qualità, impressionante per costanza, di Alex Sandro a sinistra.
LA SUGGESTIONE — E poi c’è la tentazione Moise Bioty Kean, il primo 2000 a esordire in A. Tutti ne parlano come di un predestinato, mentre Marotta rivolge appelli affinché non metta i soldi al primo posto. Difficile pensare che Allegri giochi dall’inizio con un ragazzino “bravetto” ma non ancora pronto per certi palcoscenici. Ma il ragazzo ha la sfrontatezza di chi sa di essere forte: difficile pensare di vederlo entrare timoroso. Anche se Allegri spera di non essere costretto a buttarlo dentro.
