Juve con Scamacca in pole, poi Azmoun o Martial. Nodo Dybala: meno soldi

Il 9 del Sassuolo legato a una cessione eccellente, l’iraniano e il francese sono le alternative low cost. Per Paulo offerta al ribasso (7 milioni) a fine febbraio

La strada maestra è piena di buche, di intoppi, ed evidentemente il grave infortunio di Federico Chiesa rende ancor più complicato questo viaggio invernale di mercato della Juve. Le urgenze riguardano sempre più il fronte d’attacco. Così Allegri e Cherubini devono rimboccarsi le maniche per trovare le soluzioni migliori in una fase particolarmente delicata per il club bianconero. Perché la carenza principale nella rosa riguarda il ruolo di centravanti, anche se nell’immediato tutte le attenzioni sono per il sostituto del lungo-degente Chiesa.

A gennaio niente risorse senza cessioni

In queste ore calde tutte i primi pensieri sono andati a Domenico Berardi del Sassuolo, l’alter ego del talento bianconero anche in Nazionale. Ma è impossibile pensare ad un obiettivo così costoso. I vertici della Continassa hanno ribadito che ora non ci sono risorse per ulteriori investimenti nell’immediato. Al massimo può esserci un ingresso se viene centrata una cessione remunerativa. È il motivo per cui la pista principale, quella che porta a Gianluca Scamacca, è fatalmente legata soltanto ad una cessione eccellente. Magari quella di Dejan Kulusevski. Lo svedese nelle scorse settimane ha mostrato interesse per il corteggiamento dell’Arsenal, ma i Gunners non hanno mai prospettato offerte per un acquisto a titolo definitivo dell’ex atalantino costato 36 milioni di euro. Né l’interesse del Tottenham di Paratici e Conte sinora ha portato proposte interessanti. Sul fronte delle cessioni vanno segnalati anche i sondaggi per Arthur. Pure per il brasiliano sembra voglia farsi sotto l’Arsenal, più del Siviglia di cui si è parlato nei giorni scorsi. I sondaggi, però, non prospettano incassi significativi.

Scamacca in pole e le alternative

Ragion per cui la pratica Scamacca con il Sassuolo resta per ora in sospeso, in attesa di auspicate svolte. In alternativa al numero 9 del club emiliano i dirigenti juventini sono sempre a caccia di un prestito low cost. Tanto per cominciare ieri Cherubini ha chiesto informazioni sull’iraniano Azmoun, in scadenza di contratto con lo Zenit San Pietroburgo. Poi c’è il francese Martial: piace al Siviglia, che però non ha raggiunto l’accordo con il Manchester United. Allo stesso modo si riparla di Origi del Liverpool, in ripresa da un infortunio patito a metà dicembre. Nulla di concreto, al momento: dopo la Supercoppa ci sarà un vertice ad hoc. Anche per capire se Ramsey si convincerà ad andare in prestito al Crystal Palace. In queste ore dalla Francia è filtrato anche il nome del centrocampista brasiliano Bruno Guimaraes del Lione. Ma la sua candidatura è legata solo ad un’uscita importante.

La spina Dybala

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E tanto per non farsi mancare nulla proprio nel pre-gara dell’Olimpico l’a.d. Mauro Arrivabene ha messo sul tavolo tutte le carte del rinnovo di Paulo Dybala. Una doccia gelata per chi sperava che la firma della Joya fosse solo rinviata per motivazioni formali. Invece il manager della famiglia Agnelli ha messo in guardia il talento di Laguna Larga: “Il rinnovo di Paulo? Da qui a febbraio ci saranno tante partite. Nel frattempo tutti faremo le nostre valutazioni. Il rinnovo bisogna meritarselo”. Una dialettica cruda che ha spazzato le recenti frasi buoniste dello stesso giocatore: “La società ha altro a cui pensare. Ne parleremo più avanti, non ci sono problemi”. In realtà ha ragione Arrivabene. Il rinvio è figlio della decisione del club di limare le cifre ipotizzate nei mesi precedenti. Altro che quinquennale da 8 milioni netti più bonus per arrivare a 9. Nulla di tutto ciò. Per proprietà juventina Paulo deve accontentarsi degli attuali 7,3 milioni netti. Se non meno. Sinora la Joya ha mandato segnali comprensivi e tutti notano quanto sia affezionato ormai al mondo Juve. Ma non basta per stare tranquilli. Ora tutti sanno tutto e sono portati a leggere il rendimento del giocatore in funzione della questione contrattuale. Certo, Dybala ha avuto la fiducia di Allegri che lo ha indicato come capitano. È probabile che il feeling tra i due aiuti a stemperare le tensioni, ma questi sono tempi complicati per la Juve. Nulla può essere dato per scontato. Un fatto, però, è certo: le parti si rivedranno a fine febbraio, fra circa 50 giorni. E il tempo vola in fretta.

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