Juve cinica e spietata: 2-0 sul Bologna nella nebbia del Dall’Ara

I bianconeri regolano gli emiliani con un gol per tempo: a segno Morata e Cuadrado. Ma che fatica nella ripresa. Per la squadra di Mihajlovic è il terzo k.o. di fila

Nella nebbia del Dall’Ara la Juve allunga ancora la striscia di vittorie consecutive contro il Bologna, centrando l’undicesima: la gara finisce 2-0 per i bianconeri, grazie a un gol di Morata, il secondo consecutivo, e al raddoppio, nella ripresa, di Cuadrado. E per la Juve è la vittoria numero 78 contro gli emiliani, alla terza sconfitta di fila in campionato come non capitava da ottobre 2020. Per la Juve anche un altro clean sheet, il quinto nelle ultime sette gare di serie A.

Morata a segno dopo 6’

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Con Locatelli inizialmente in panchina, Allegri rispolvera Arthur, schierato al fianco di Rabiot, con il rientrante McKennie in mezzo in una linea a tre, fra Bernardeschi e Kean, con Morata terminale offensivo. Dietro conferma sulla sinistra per Pellegrini, con Dybala out, insieme a Chiesa, Danilo, Chiellini e Ramsey. Il Bologna schiera invece un 3-4-2-1, con Arnautovic a sostenere il peso dell’attacco, coadiuvato da Barrow e Soriano. Sono i padroni di casa i primi a valicare la linea dell’area, con Bonucci chirurgico su Barrow. Ma è la Juve a passare, dopo 6’: Morata appoggia su Bernardeschi da cui riceve il passaggio di ritorno, perfetto per zolla e tempismo (in tunnel su Theate). Destro ravvicinato e rabbioso dello spagnolo e vantaggio bianconero. Per l’ala è il quinto assist della stagione, per lo spagnolo il settimo gol, il quinto in campionato. Il Bologna non ci sta: pensa e si muove in velocità, con Barrow, Svanberg e Arnautovic sempre pronti all’affondo. In particolare una rovesciata dello svedese manca di poco lo specchio, al 22’. Il Bologna è abile a ribaltare l’azione e a far densità nella sua metà campo quando la Juve è in possesso palla, i bianconeri sono meno fluidi ma altrettanto efficaci, spingendo con continuità pur senza arrivare spesso alla conclusione e concedendo comunque poco all’avversario. Intanto però la Juve non riesce a chiudere il match prima dello scoccare del 45’.

Raddoppio Cuadrado e tanti cambi

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Anzi, la ripresa si apre nel segno del Bologna, con Svanberg stoppato prima da Mckennie e poi da De Ligt in un’azione insistita. La Juve subisce la pressione altissima del Bologna e fatica a interromperne la spinta. E quand’anche riesce a uscire con qualche azione di alleggerimento la scarsa precisione le impedisce di farsi pericolosa. E’ un Bologna che spaventa per intensità e pressione offensiva, la Juve resiste. Al 61’ Pellegrini, che già aspettava la sostituzione, si accascia per un problema a un polpaccio, e lascia spazio ad Alex Sandro. Locatelli prende invece il posto di Arthur, mentre nel Bologna Skov Olsen in apertura di secondo tempo era subentrato a De Silvestri. Il collettivo fatica a girare, e allora ci pensa Cuadrado: dribbling secco e gran destro deviato da Hickey, e per Skorupski non c’è scampo: 0-2 al 69’. Per il colombiano è il quarto gol in campionato. Anche Kean e McKennie vengono richiamati da Allegri, al loro posto Kulusevski e Bentancur. Nel Bologna Sansone e Vignato danno il cambio a Barrow e Svanberg. La nebbia si abbassa, entra anche Kaio Jorge, ma la partita ha già offerto il suo meglio: il raddoppio juventino ha placato gli emiliani, Skov Olsen nega la gioia della doppietta a Cuadrado. E la Juve può cominciare a pensare al Cagliari, ultimo avversario del girone d’andata, gara in programma martedì prossimo.

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