Juve, cambia pelle anche lo Stadium: il prato si rifà il trucco per il decennale

Iniziati i lavori sugli strati più profondi del manto erboso dell’impianto bianconero: perché attecchisca serviranno due mesi dopo la posa, in tempo per l’inizio della nuova stagione

Se n’è parlato perché in queste settimane c’è chi ha proposto di intitolarlo all’indimenticabile Giampiero Boniperti. Se n’è parlato a proposito dell’orientamento della Juventus di non fare quest’anno la campagna abbonamenti alla luce delle incertezze su base stagionale delle affluenze consentite agli impianti sportivi. Ma in mezzo a tutto questo all’Allianz Stadium sono stati giorni importanti anche per le opere di rinnovamento radicali che sono state fatte al terreno di gioco per presentarlo tirato a lucido al via della nuova stagione.

LA RICORRENZA

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Il robusto lavoro al campo dell’impianto della Juve, ben oltre la manutenzione ordinaria, si sposa con un appuntamento non banale per la culla della recente epoca d’oro bianconera: il decennale dall’inaugurazione dello Stadium, aperto ufficialmente l’8 settembre 2011 con l’amichevole col Notts County, il club più antico al mondo da cui la Signora ha preso il colore delle maglie. Una ricorrenza, i dieci anni dalla prima volta, che la Juventus celebrerà nella stagione ventura anche sulle maglie di gioco. Logico immaginarsi che il club abbia allo studio iniziative per celebrare un passaggio della storia della società che l’ha fatta entrare nel futuro prima della concorrenza italiana, oltre ad averle offerto la cornice per un decennio di successi. Così adesso il palcoscenico di tutto questo, il manto di gioco, si rifà il trucco per la festa.

IL TIPO DI LAVORI

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Dopo un’usura pressoché ininterrotta dal luglio scorso complice il calendario stravolto dalla pandemia, tamponata con gli abituali e normalissimi interventi di rizollatura, il lavoro avviato nei giorni scorsi all’Allianz Stadium è più profondo e comprende gli strati inferiori del prato verde, quello della sabbia e quello della terra, sotto a cui passano i tubi di riscaldamento del terreno che sono un valore aggiunto per mantenere il manto erboso nelle migliori condizioni di praticabilità anche nei mesi in cui è messa alla prova dal proverbiale rigore invernale torinese.

I TEMPI

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L’ultima fase dei lavori è la posa del manto stesso, che avrà bisogno di due mesi di inattività per attecchire al meglio: la tempistica si sposa col calendario della Serie A al via il 21 agosto, che in caso di debutto in trasferta sposta al primo weekend di settembre la “prima” della nuova stagione allo Stadium, escludendo ovviamente anche impegni interni di precampionato. Chi meglio di Madama conosce il segreto di ogni signora: “Se bella vuoi apparire, un po’ devi soffrire”. Consapevole che niente abbellirà l’impianto, rispetto alla scorsa stagione, come l’atteso ritorno dei tifosi, inizialmente quantificato dalla recente posizione del sottosegretario alla Salute Andrea Costa nel 25% della capienza, che qui significa circa 10mila spettatori per tornare a far rombare lo Stadium.

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