Juve, caccia al direttore sportivo: Campos in pole position

C ‘è una domanda ricorrente che circola nel mondo Juve. Rimbalza da quando è stato tolto il velo sul nuovo consiglio d’amministrazione: in questo governo tecnico, di calcio chi ne parla? La risposta in realtà è stata data da John Elkann già lo scorso 29 novembre, il giorno dopo le dimissioni di Andrea Agnelli e tutto il CdA: è Max Allegri a rappresentare il ministro unico dello sport, garante del progetto di campo almeno fino al termine della stagione, con pieni poteri o quasi. In realtà una rifondazione societaria per quel che riguarda l’area sportiva è comunque in programma, ma date le circostanze è stata rimandata di qualche mese. Con una figura chiave da cui dipenderanno le scelte future, è quella di Maurizio Scanavino, direttore generale in carica dallo scorso 28 novembre e amministratore delegato indicato da Exor, ruolo che ricoprirà ufficialmente dal prossimo 18 gennaio quando verrà nominato in sede di assemblea degli azionisti. Molto, se non tutto, ruoterà attorno a lui e al tempo che gli servirà per ristrutturare la società bianconera. 

Fattore Scanavino

È tutto nuovo, è tutto in divenire. Uomo di fiducia di Elkann e della galassia Exor, il posto di Scanavino all’interno di Gedi non è mai stato in discussione almeno per ora: amministratore delegato e direttore generale del gruppo editoriale, prima o poi dovrà tornare a occuparsi principalmente se non esclusivamente di quel compito. Ma rispetto alle previsioni iniziali, che sembravano poter presupporre una permanenza sul medio-breve periodo alla Continassa, si sta consolidando l’ipotesi che possa servire invece più tempo a Scanavino nel cuore della Juve: in sintesi, se potesse uscire di scena in un anno allora la proprietà bianconera aprirà definitivamente la caccia a un altro amministratore delegato di comprovata esperienza sportiva e a un direttore sportivo a lui collegato, altrimenti con Scanavino chiamato a un mandato triennale o quasi dovrà arrivare a breve un ds di spessore internazionali e dagli ampi poteri.

Il Ds

Gli ultimi spifferi parlano proprio della necessità di un lungo percorso alla Continassa per Scanavino. In tal caso, entro fine stagione si punterà ad affiancargli un direttore sportivo puro: tra i profili ritenuti più interessanti dalla proprietà, per il momento, c’è quello di Luis Campos, attualmente consulente del Psg e da sempre particolarmente legato ad Allegri. Se Max avesse accettato il Real Madrid invece di tornare alla Juve, proprio Campos lo avrebbe accompagnato alla corte di Florentino Perez. E pure la scorsa estate aveva fatto discutere la paparazzata a Montecarlo dei due amici. Piace e interessa Campos, non è l’unico: basti pensare a quel Frederic Massara che ha riportato il Milan allo scudetto, sullo sfondo poi le altre candidature (da Cristiano Giuntoli in poi). E Cherubini? Non è solo una sensazione quella che conduce al suo addio a fine stagione, ma il contratto scadrà nel 2024 e una decisione definitiva sul suo futuro verrà presa solo più avanti. 

L’Ad

Se invece la permanenza di Scanavino dovesse durare più o meno un anno, alla Juve servirà un altro ad. Con il profilo di Beppe Marotta che rimane il primo della lista, l’alternativa risponderebbe al nome di quel Giovanni Carnevali che da tempo è accostato al club bianconero: questa direzione farebbe decollare nuovamente le quotazioni della promozione interna di Giovanni Manna per il ruolo di ds e del possibile ritorno di Giovanni Rossi ora proprio al Sassuolo ma in passato anche responsabile del settore giovanile bianconero.


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