Juve-Benevento 0-1: commento sul risultato partita

Altro che rincorsa scudetto, la Juve esce con le ossa rotte dalla sfida in casa con il neopromosso Benevento e forse più che del titolo – ormai avviatosi verso Milano – deve preoccuparsi di blindare il posto in Champions per la prossima stagione. Impresa sportiva quella della squadra di Inzaghi, che con tenacia e determinazione e ordine tattico riesce a centrare una vittoria importantissima che fa salire i campani a quota 29 e aggiunge un altro pezzo a quel miracolo che significherebbe salvezza.

Il Benevento di Inzaghi piega la Juve, che festa allo Stadium!

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Il Benevento di Inzaghi piega la Juve, che festa allo Stadium!

Benevento alta intensità, la Juve non trova spazi

Pirlo ritrova Bonucci e Arthur da titolari in campionato dopo quasi due mesi, Danilo a destra vista la squalifica di Cuadrado e Bernardeschi sull’out opposto a fare le veci di Alex Sandro. Inzaghi replica con uno schieramento tatticamente difensivo ma con Viola, Lapadula e Gaich pronti a sfruttare gli spazi lasciati dalla manovra bianconera. Due ammoniti nei primi venti minuti, Tuia da una parte e Bernardeschi dall’altra, un tentativo di Ronaldo di poco a lato e un altro più velleitario di Lapadula. Benevento compatto e attento, che sotto il sole di Torino mostra per mezz’ora un’intensità che spegne la Juve e che per poco non porta anche al vantaggio: 28′ leggerezza di Danilo che regala palla al Benevento in posizione centrale, splendida la manovra giallorossa che porta al cross Hetemaj. Lapadula e Ionita non arrivano per un soffio a toccare il pallone del possibile vantaggio.

Benevento che impresa! Gaich piega la Juve all'Allianz Stadium

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Benevento che impresa! Gaich piega la Juve all’Allianz Stadium

Esce fuori la Juve, Montipò salva tutto tra le proteste

Alla mezz’ora l’intensità ospite rallenta e esce fuori la Juve con una serie di occasioni: la prima se la procura Morata che salta Barba e Tuia con un gran movimento in diagonale e incrocia il sinistro, basso ma debole, Montipò in uscita si allunga e ci arriva salvando il risultato. Poi è Kulusevski a prendersi la scena, un suo cross viene deviato da Foulon con Abisso che prima assegna un rigore per tocco di mano del difensore, poi grazie all’on field review corregge la sua decisione. Corner, De Ligt schiaccia, Montipò respinge e Morata si divora mandando altissimo il sinistro da ottima posizione. Ancora Juve, Kulusevski pesca Ronaldo che in area non perdona ma CR7 è in posizione di fuorigioco: nulla di fatto. Finale di tempo con il portoghese a provarci ancora e Montipò ancora a respingere, ma di qualche minuto prima l’episodio con protagonista il portiere dei campani che scatena le proteste Juve: Chiesa è lanciato a rete, Montipò esce basso e prende il pallone ma sullo slancio esce fuori dall’area continuando a tenere bloccato il pallone con le mani, i bianconeri chiedono il rosso, l’arbitro assegna solo la punizione.

Montipò super su CR7, Gaich spietato, Chiesa chiede un rigore

Si riparte senza cambi e con la Juve che cerca l’affondo: Ronaldo si procura e spreca una punizione, Kulusevski servito da Danilo si libera perfettamente il destro a ridosso dell’area piccola ma manda ampiamente a lato. CR7 al volo a lato, i minuti passano, Montipò con un colpo di reni rimedia a un tocco di Barba che stava diventando un’autorete a metà ripresa. Partita ancora in equilibrio, la sposta un errore individuale: Arthur in fase di costruzione dalla sua area prova un cambio di gioco centrale intercettato da Gaich, l’argentino riesce un po’ macchinosamente a liberarsi il destro e a gelare la Juventus al 69′. Si fa durissima per Pirlo che richiama Arthur e Rabiot per inserire McKennie e Bentancur, anche Inzaghi richiama uno sfiancato Foulon che si stende a terra distrutto per non far passare Chiesa in area, l’esterno bianconero va giù e stavolta anche Pirlo va a protestare dal quarto uomo perché non arriva la chiamata del Var ad Abisso. Assedio Juve, Montipò respinge ogni tentativo di Ronaldo in quelllo che è il duello partita, Danilo arriva su una ribattuta e spedisce alle stelle con la porta spalancata, l’istantanea di una partita stregata per Pirlo e che sorride a Inzaghi e alla sua corsa salvezza: quattro punti su sei portati via ai campioni d’Italia in carica.

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