Juve, bel guaio senza Dybala Ecco che ha in mente Allegri


Per fortuna le partite della Juventus a San Siro sono finite per quest’anno. Zero punti con Inter e Milan e due infortuni muscolari pesanti. Con l’Inter si era fermato Mehdi Benatia, coi rossoneri addirittura Paulo Dybala. L’argentino, a rigor di logica, si dovrebbe rivedere col Pescara dopo la sosta, anche per risparmiargli la convocazione con l’Argentina. La Joya, insieme a Leonardo Bonucci, è il vero insostituibile della Juventus. Bel problema, aggravato dall’assenza del giocatore che per caratteristiche potrebbe almeno provare ed avvicinarsi a lui, Marko Pjaca.
VAI MANDZUKIC — Allegri oggettivamente non può fare molto. I recuperi di Chiellini e Rugani gli permetteranno di far rifiatare uno tra Bonucci e Barzagli in difesa, a centrocampo anche Marchisio è pronto per uno spezzone mercoledì sera. In ogni caso diventa difficile per Allegri abbandonare in questo momento il 3-5-2. Un 4-3-1-2 senza Marchisio al top è impensabile, passare al 4-3-3 o al 4-2-3-1 senza Dybala e Pjaca è un azzardo. Il 4-3-3 si potrebbe proporre alzando Alex Sandro a sinistra. Complicato, anche perché ci sono 3 partite in 7 giorni. E allora vai con l’usato sicuro, magari un pochino usurato ma sempre valido. Mario Mandzukic sarà accanto a Gonzalo Higuain, visto che Kean potrà al massimo fare degli spezzoni e togliere Cuadrado dalla fascia significa levare un paio di marce al suo cambio.

DOPPIONI DI QUALITA’ — Higuain e Mandzukic hanno giocato insieme dal 1′ solo a Palermo. L’esito non fu esaltante, anche se entrambi mostrarono una lodevole predisposizione al sacrificio per tutti i 90′. E Posavec fece il fenomeno per negare il gol al croato. Parliamo di due prime punte che tendono a fare movimenti simili e che rendono al meglio dentro l’area di rigore. Sicuramente con la Samp la Juve dovrà allargare il campo e alzare un po’ l’intensità di manovra. La soluzione centrale palla a terra andrà alternata alle situazioni per mandare sul fondo Alex Sandro e Lichtsteiner (o Dani Alves) .
CHI VA PJANIC… — Serve un salto di qualità da parte di Miralem Pjanic, l’uomo che dovrà essere il raccordo tra i reparti, specie se Cuadrado verrà conservato in panchina per cambiare ritmo a partita in corso. A S. Siro il bosniaco si è innervosito troppo dopo la rete che gli è stata ingiustamente tolta su punizione, dimenticandosi di Locatelli sul gol del Milan e limitando troppo le sue celebri verticalizzazioni. La Juve, soprattutto tra Napoli e Lione, avrà bisogno delle sue improvvisazioni. Perché alla squadra di inizio stagione sono spesso mancate le variazioni sul tema.

 Jacopo Gerna 

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