Juve-Atletico, Morata per Kean si può fare. E spunta De Paul

Alvaro resterebbe volentieri a Torino, l’azzurro vorrebbe più spazio. Ma lo scambio non si può fare alla pari. E allora ecco che Rodrigo…

Cherubini in missione a Madrid, dialogo aperto con l’Atletico per trovare un compromesso sulla posizione di Morata. L’attaccante vuole rimanere alla Juve, ma il club non può riscattarlo alle condizioni fissate nell’estate 2020. Dopo due prestiti a 10 milioni ciascuno, i bianconeri dovrebbero versarne altri 35 per trattenerlo definitivamente: troppi, per un calciatore che al termine della prossima stagione andrà a scadenza di contratto e tra qualche mese (da gennaio) potrebbe promettersi a parametro zero. Ma la discussione potrebbe farsi più ampia e interessante per le dinamiche mercatare, scaldando non poco l’asse con Torino-Madrid.

MORATA-KEAN

—  

I bianconeri devono risolvere la questione Morata quanto quella di Kean, che vorrebbe lasciare Torino pur essendo legato da un prestito biennale fino al giugno dell’anno prossimo. L’attaccante del 2000, cresciuto nel vivaio juventino, fatica a trovare spazio da prima linea con Allegri: in caso di permanenza, farebbe ancora il vice Vlahovic e magari qualche scampolo di gara da seconda punta o da esterno sinistro. Per cederlo, la Juve dovrebbe però riscattarlo subito: risparmiando 4 milioni per il prestito del secondo anno ma dovendone investire 28 nell’immediato, dopo i 3 spesi per la stagione trascorsa. Fattibile, sì, ma solo nel momento in cui si presentasse una vera opportunità di mercato interessante per tutti. Una traccia, legata a Leonardo, portava dritto al PSG fino a qualche settimana: pista fredda dopo l’uscita di scena del dirigente; una nuova, invece, spinge sfacciatamente verso Madrid, sponda Atletico. E le prime indiscrezioni potrebbero nascondere anche uno scenario molto più ampio.

SCAMBIO CON PREMIO

—  

Lo scambio tra Morata e Kean è una pista valida, da tenere fortemente in considerazione. Ma se la valutazione dei due cartellini può essere simile sul valore economico, lo stesso non si può dire ovviamente sulla prospettiva. La partita si potrebbe giocare dunque sulla terza pedina da muovere per bilanciare l’operazione: e qui il gioco potrebbe davvero farsi coinvolgente. Perché i radar bianconeri non si sono mai arrestati sulle tracce di De Paul, ex Udinese che piace molto a Cherubini e non ha entusiasmato (quantomeno nella prima parte della stagione) con la maglia dei Colchoneros. L’estate scorsa, il suo approdo a Torino sembrò a un certo punto vicinissimo, poi i bianconeri concentrarono tutte le forze su Locatelli. Un anno dopo, il nome potrebbe diventare nuovamente d’attualità: sulla base di un prestito, l’argentino sarebbe il secondo centrocampista (dopo Pogba) per Allegri, al fine di cambiare totalmente volto al reparto mediano e salutare più a cuor leggero Rabiot, Arthur e probabilmente anche McKennie.

LODI-DYBALA

—  

De Paul è certamente il nome più ambito dai dirigenti bianconeri nella rosa dell’Atletico Madrid. Non l’unico, però. In caso di partenza di Alex Sandro (per adesso difficile, non impossibile) piace molto Lodi, già erede del brasiliano in nazionale verdeoro e con quasi dieci anni meno: valutazione da circa 30 milioni, cifra piuttosto accessibile ma la questione economica viene superata attualmente dall’impossibilità di creargli posto a Torino. L’Atletico Madrid tiene d’occhio anche la situazione Dybala, sul quale la Juve non ha più alcun potere decisionale. L’argentino pare sempre più vicino all’Inter, ma Simeone lo stima da sempre (tanto che lo segnalò al Catania ancora prima che arrivasse a Palermo dieci anni fa) e – ci fosse ancora uno spiraglio per fargli cambiare idea – potrebbe far leva sul debole che il calciatore ha sempre cullato, senza nasconderlo, nei confronti del calcio spagnolo. I Colchoneros sono forti anche sul versante Molina, in questo caso da sfidanti della Juve per l’esterno dell’Udinese.

Precedente Ecco perché Botman al Milan può essere il vero colpo dell'estate Successivo La lista della spesa di Allegri: 5 rinforzi + 1 per una Juve che punta in alto