Juve, assalto finale a Chiesa. Ma c’è un problema

Chiesa, da oggi si viaggia verso il traguardo. La sfida di ieri sera con la Sampdoria potrebbe essere stata davvero l’ultima partita con la Fiorentina di Federico, partito titolare e pronto adesso a iniziare un nuovo capitolo della sua carriera. A tinte bianconere. C’è la Juve, infatti, che si avvicina passo dopo passo al gioiello viola: questo è il momento dell’affondo decisivo. Siamo all’ultimo weekend di mercato, in attesa del gong di lunedì sera: tutto o niente, insomma. La strada è tracciata, i contorni dell’aff are sono stati definiti ma ancora alcune tessere del puzzle devono andare a posto. Siamo all’ultimo chilometro, quindi, non ancora però a ridosso dell’arrivo.

La Juve deve prima vendere: ecco i problemi di Paratici

La condizione principale che deve verificarsi affinché la Juve possa sostenere l’investimento per Chiesa riguarda le cessioni che devono concretizzarsi per garantire le risorse necessarie. I bianconeri devono sfoltire la rosa e abbassare il monte ingaggi e in tal senso un primo passo è stato compiuto. Rugani si è convinto e ha scelto il Rennes: l’accelerata è arrivata nella notte di giovedì con l’intesa raggiunta con il club francese, che ha superato la concorrenza di West Ham e Newcastle anche grazie al jolly della Champions League, che disputerà quest’anno. Il difensore centrale sbarcherà in Ligue 1 in prestito oneroso da 1,5 milioni con ingaggio da 3,5 milioni pagato interamente dai transalpini. Ieri Daniele si è allenato alla Continassa e nella giornata di oggi è atteso in Francia per le visite mediche. Il suo addio, però, non è sufficiente per comporre il tesoretto per Chiesa. E qui la faccenda si complica. Perché con Khedira non si è ancora trovato l’accordo per la rescissione del contratto, che comporterebbe un risparmio di ingaggio di 6,5 milioni (parzialmente ridotto in ogni caso dalla buonuscita). E perché De Sciglio, un altro degli esuberi, al momento non ha ancora trovato una soluzione soddisfacente: ha rifiutato infatti una proposta del Celtic. La questione principale riguarda però Douglas Costa, da cui la Juve conta di incassare attorno ai 40 milioni, risparmiando pure lo stipendio da 6 milioni netti fino al 2022. Il brasiliano nelle ultime ore ha ribadito la sua posizione alla società: si muoverà soltanto per un top club, di pari caratura dei bianconeri, non per soluzioni al ribasso. Il problema è che all’orizzonte non si scorgono pretendenti di livello che possano soddisfarlo. 

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