Juve-Arrivabene, il sì tre anni dopo: il retroscena

Meglio tardi che mai. Maurizio Arrivabene poteva essere l’amministratore delegato della Juventus già da quasi tre anni, perché era lui che poteva sostituire Giuseppe Marotta, nell’ottobre del 2018, quando l’ex ad bianconero lasciò il club. Un’ipotesi tramontata abbastanza velocemente perché in quel momento Arrivabene era ancora il direttore della Scuderia Ferrari. Inoltre, Andrea Agnelli aveva pensato una riorganizzazione della società puntando sui giovani manager già presenti (Paratici per il calcio, Ricci per il commerciale e Re per la parte finanziaria) e quindi, anche quando Arrivabene aveva lasciato la Ferrari qualche mese dopo (nel gennaio del 2019), il suo ruolo in Juventus era rimasto quello di consigliere d’amministrazione.

Arrivabene e Agnelli, amicizia di lunga data

L’amicizia fra Arrivabene e Agnelli, d’altra parte, è di vecchia data, così come la fiducia di John Elkann nel manager bresciano, con un grande passione per il calcio e i colori bianconeri in particolare. Nei prossimi giorni verrà ufficializzato il passaggio al ruolo di amministratore delegato della sua squadra del cuore, insieme con la riorganizzazione del management che vedrà la promozione di Federico Cherubini nel ruolo prima occupato da Paratici. Se Arrivabene farà, dunque, il “Marotta”, a occuparsi delle questioni tecniche sarà il manager folignate, che già da due anni aveva affiancato Paratici in tutte le vicende di calciomercato e che in precedenza aveva coordinato il settore dei talent scout, dell’Under 23 e delle squadre giovanili. Cherubini, 50 anni compiuti a gennaio, costruirà la sua squadra con Giovanni Manna e Matteo Tognozzi, giovanissimi dirigenti con il fiuto per i talenti. In tutto questo peserà molto anche il giudizio di Massimiliano Allegri, che con Cherubini ha un’eccellente rapporto e che nel suo nuovo ruolo potrà incidere un po’ di più rispetto al passato Maurizio Arrivabene, 64 anni, prossimo ad bianconero anche nelle scelte di mercato. E attenzione anche all’ex portiere Marco Storari, che è già entrato nella dirigenza nella passata stagione (nel settore giovanile) e che potrebbe essere a sua volta promosso. C’era anche lui, ieri, a Forte dei Marmi (posto caro ad Andrea Agnelli che lì passa spesso i fine settimana estivi), dove c’era, in clima vacanziero, proprio Arrivabene. Si dice che nella località della Versilia si siano svolte molte riunioni nelle ultime settimane, con al centro la riorganizzazione societaria bianconera, alla quale Agnelli ha accennato proprio venerdì a margine della conferenza stampa di saluto a Paratici. Il giorno in cui ha promesso un’altra conferenza per spiegare e illustrare i cambiamenti a cui andrà incontro il club nella dodicesima stagione della sua gestione.

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