Juve, altro pari: Kulusevski risponde a Favilli, 1-1 col Verona

I bianconeri, che perdono anche Bonucci per infortunio, vanno sotto grazie al gol dell’ex, poi rimedia lo svedese ma non basta

dal nostro inviato Francesco Fontana

25 ottobre – TORINO

Fallito l’aggancio a Napoli e Sassuolo, idem il sorpasso sull’Inter con il Milan che rimane lontano, a +3 e con una partita in meno: la Juventus non sorride, il Verona ringrazia Favilli, si regala l’1-1 e sale a quota 8 in classifica. Pirlo, invece, allontana il primo k.o. in campionato, anche se questo pareggio sa tanto di passo falso: non proprio il modo migliore per preparare la super sfida di mercoledì, in Champions League contro il Barcellona. Male Bernardeschi, la sfida dell’Allianz la riprende Kulusevski, dentro al suo posto nella ripresa e subito decisivo. Di certo, lo svedese, rappresenta la nota più bella della non facile serata bianconera. Juric, invece, può essere soddisfatto: l’Hellas ammirato a Torino non è finito, anzi. Può ancora migliorare. E replicare l’ottima passata stagione sarà un piacevole dovere.

C’E’ BERNA, KALINIC DAL 1’

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In casa Juve c’è un solo cambio rispetto all’undici ipotizzato alla vigilia: Frabotta va in panchina, a sinistra fiducia a Bernardeschi. Per il resto, nel 3-4-1-2 di Pirlo, tutto confermato con Szczesny protetto da Demiral, Bonucci e Danilo. Mediana completata da Cuadrado, Arthur e Rabiot con Ramsey alle spalle di Dybala (prima volta da titolare in stagione) e Morata. Per il Verona le sorprese sono Kalinic e Colley, rispettivamente unica punta e trequartista insieme a Zaccagni. Tameze scala a centrocampo, accanto a lui c’è Vieira con Faraoni e Lazovic sugli out. In difesa, davanti a Silvestri, spazio a Ceccherini, Lovato ed Empereur. Arbitra Pasqua della sezione di Tivoli.

MORATA-GOL, MA C’E’ LA VAR

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Parte forte l’Hellas, coraggioso come voleva Juric. Non a caso, nei primi 15’, Silvestri sta a guardare ed è Colley, dall’altra parte, a creare un brivido a Pirlo: al 16’ palla sulla destra per Kalinic, cross in mezzo e l’ex Atalanta buca Szczesny. Esulta il ragazzo, ma è fuorigioco. Lo spavento scuote la Juve, che poco dopo va vicino all’1-0: assist di Rabiot, il sinistro di Bernardeschi trova le manone di Silvestri. È un lampo, perché è ancora il Verona a provarci due volte in pochi secondi: prima con Colley (pericoloso in spaccata, palla fuori), poi con Kalinic (sinistro, seppur debole, out di poco). I minuti passano, alla mezzora il pallino è ancora gialloblù e Dybala, il più atteso tra i bianconeri, fatica a scaldarsi. Negli ultimi 15’ Juric trema. Prima Vieira subisce il giallo (al 39’ steso proprio Dybala lanciato in contropiede), poi Cuadrado al 41’ sfrutta un cross basso dalla sinistra di Bernardeschi e batte Silvestri con un destro potentissimo: solo la traversa – che trema ancora – dice no. Il vantaggio, però, è nell’aria. E puntuale arriva 4’ dopo: assist di Cuadrado, in profondità c’è Morata che un colpetto delizioso scavalca Silvestri. Juve avanti, ma l’intervento della Var ferma tutto. Offside dello spagnolo, il risultato non cambia: 0-0 e tè caldo per tutti.

KULU RISPONDE A FAVILLI

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Si riparte senza sostituzioni per Pirlo (che nel finale perde Bonucci per infortunio), nel giro di 9’ Juric sceglie Ilic, Magnani e Favilli per Tameze, Ceccherini e Kalinic. Cambiano gli uomini, non l’atteggiamento del tecnico croato che anche nella ripresa prova a fare la partita. E fa bene, perché al 60’ passa: errore di Bernardeschi in fase di costruzione, recupera palla Zaccagni che serve all’interno dell’area Favilli, prontissimo con il suo mancino per il più classico dei gol dell’ex (la Juve, tra l’altro, detiene il diritto di recompra per un altro anno per circa 23 milioni di euro). L’Hellas, a questo punto, sogna il colpaccio. L’autore del vantaggio si fa male, entra Barak. Dall’altra parte Pirlo prova a dare la scossa inserendo Kulusevski per uno spento Bernardeschi. Così la Signora prova ad aumentare pressing e ritmo: al 69’ fallo al limite di Empereur, chance ghiotta per Dybala, ma c’è la barriera. La stessa Joya, a 14’ dalla fine, coglie la traversa (palla leggermente deviata). Il gol, però, è questione di attimi: 1’ dopo Faraoni balla, Kulusevki lo salta e con il sinistro batte Silvestri alla sua destra. Pareggio meritato, che comunque ai campioni d’Italia non può bastare.

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