Juve, Allegri: “Pogba ci ha lasciato a piedi”

VILLAR PEROSA – Se fosse un giocatore di poker, Max Allegri sarebbe uno di quelli specialisti nell’arte del bluff. Quando si trova davanti ai giornalisti, con calma e mestiere, spesso dribbla le domande lasciando intendere molto più di quanto non dica in realtà. Per esempio, a Villar Perosa, fa capire chiaramente che la rosa bianconera così com’è non vada ancora bene per puntare davvero allo scudetto, pur spendendo solo elogi per l’operato della società. Per esempio, lascia ad altri il titolo di medico occasionale e esprime assoluta fiducia attorno alla gestione del caso Pogba, ma lascia anche al tempo il verdetto finale e poi molte alternative non ne avrebbe. Il sorriso non manca mai, il contesto d’altronde resta quello di una festa ritrovata a distanza di tre anni. Ma più di qualche dubbio c’è, quando mancano dieci giorni all’inizio del campionato e meno di un mese al termine del mercato.

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Su Pogba

Andando con ordine, di grande attualità resta il caso legato alla gestione dell’infortunio di Paul Pogba. Che dopo una decina di giorni di riflessioni e confronti, non si opererà ma dovrà seguire un percorso conservativo per curare la lesione al menisco laterale del ginocchio destro: «Non sono un dottore. Cosa ne penso? Io non penso, io mi sono affidato a quello che è stato detto e alla decisione che è stata presa. È stata adottata una terapia conservativa, nel giro di 5-6 settimane potrà essere in campo. Bisogna avere fiducia per forza, perché senza fiducia… La decisione è stata quella, poi vedremo se è stata giusta o sbagliata».

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Sul mercato

Di conseguenza, un mercato cominciato con i botti Pogba e Di Maria, proseguito con la staffetta tra De Ligt e Bremer, ora ha bisogno di un’ulteriore accelerata e i vari Gatti, Rovella o Fagioli di rientro dal prestito non possono accontentare Allegri. Che come ogni abile amante del bluff, fa buon viso a cattivo gioco: «Credo che la società abbia fatto un ottimo mercato, prendendo Bremer, Pogba, Di Maria e Gatti che si è proposto molto bene. Poi l’infortunio di Pogba sicuramente ci ha lasciato un po’ a piedi in questo momento. Ci sono dei giocatori che dovranno uscire, la società è vigile e sicuramente entro il 31 agosto lavorerà per allestire una rosa importante come ha sempre fatto perché quest’anno nei primi tre mesi c’è un mini campionato dove ci si gioca gran parte della stagione». Poi aggiunge: «Sappiamo che numericamente abbiamo bisogno». I nomi poi non fanno per lui, anche se sorride quando dribbla così un riferimento a Paredes: «Serve? No, abbiamo Locatelli, Rovella e dei buoni giocatori. Quindi sono contento così».

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Al via

Intanto Ferragosto si avvicina, la Juve contro il Sassuolo si appresta a vivere un debutto già in emergenza numerica. Così Allegri fa il punto della situazione: «D’estate siamo tutti bravi, poi però tra dieci giorni iniziano le partite vere e bisogna switchare. Detto questo la squadra ha lavorato bene. Non possiamo farci nulla sulle assenze in vista della prima giornata. Purtroppo sono capitati gli infortuni di McKennie e Pogba, delle squalifiche (Rabiot e Kean, ndr) lo sapevamo da maggio. Non sono attenuanti, dobbiamo finire bene questa settimana e da mercoledì alla ripresa dovremo assolutamente cambiare faccia». Non è ancora tempo in ogni caso per nascondersi: «Inter, Roma e Milan sono più forti dello scorso anno e vincere il campionato sarà molto difficile. La Juventus ogni anno deve competere per i massimi obiettivi poi c’è la competitività e quest’anno sarà molto più alta dello scorso anno».

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