Juve, Allegri: “Bisogna distinguere i risultati dalle prestazioni”

MALMOE (Svezia) – “Quando giochi una partita di Champions… C’è l’attesa più che la preoccupazione. Un debutto fuori in trasferta, soprattutto dopo tre partite di campionato dove sono mancati i risultati, è normale che ci fosse un po’ di pressione in più, però direi che i ragazzi hanno fatto una buona partita sul piano tecnico, in alcune situazioni potevamo fare meglio, bisognava sfruttare meglio alcune situazioni nel primo tempo“. Dopo il netto successo in casa del Malmoe nell’esordio stagionale in Champions, il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri analizza la gara ai microfoni di Mediaset: “C’è da migliorare, questo non cambia assolutamente il percorso, il lavoro che abbiamo iniziato il 14 luglio, poi purtroppo i risultati condizionano il giudizio e quindi noi dobbiamo essere bravi a rimanere in equilibrio, sia nelle sconfitte e soprattutto nelle vittorie“.

Allegri: “Szczesny ha fatto una buona partita”

Clean sheet? Questo è un segnale, ho chiesto ai ragazzi alla fine del primo tempo di finire la partita senza finire gol, perchè anche quello ti abitua a non subirne e ti toglie un po’ di ansia. Poi stasera Szczesny stasera ha fatto una buona partita, la sua partita, per il valore che ha, come tutti gli altri: chi è entrato si è messo subito a disposizione, ora era importante vincere e ora pensiamo al campionato da giovedì“.

Juve, tris al Malmoe in Champions: Allegri sorride in panchina

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Allegri: “Dobbiamo darci un obiettivo”

Scongiurato il rischio 9 partite di fila senza vittorie sulla panchina della Juve: “Sì, le ultime cinque dell’ultimo campionato e le prime tre di quest’anno, quindi era importante vincere, altrimenti la striscia si allungava troppo. Il Milan? Dobbiamo darci un obiettivo noi, quello della seconda sosta, quella di novembre. E vedere dove saremo a quel punto lì. Il Milan è una squadra molto forte e vive un momento d’entusiasmo, deve essere uno stimolo per noi“.

Allegri: “L’aspetto mentale è il 90%”

L’aspetto mentale è il 90% di tutti i lavori, nel calcio ancora di più. Quando lasci dei punti in campionato, come abbiamo fatto noi, giocando a tratti male ma con errori di singoli in partite che avevamo in mano, come a Napoli e Udine, ti fa vedere le cose in maniera più negativa. Io ricordo l’anno della rincorsa verso lo scudetto a Sassuolo prendemmo gol sull’unico tiro in porta su punizione da Sansone e sbagliammo tipo otto gol, una roba pazzesca. Poi vincemmo partite che non meritavamo di vincere. Bisogna sempre distinguere il risultato dalla prestazione“.

Allegri furioso, Malmo e quelle facce bianche come un pallone

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