Juve, Allegri a Napoli senza i sudamericani: “Ho deciso di lasciarli a casa”

L’allenatore bianconero alla vigilia della trasferta al Maradona: “L’unico che avrebbe potuto farcela era Cuadrado, ma ha avuto un attacco di gastroenterite ed è fermo in Colombia. Faremo una grande partita. Il calendario? Decidono gli organi competenti, se tutti esprimiamo il nostro giudizio viene fuori un casino”

dal nostro inviato Luca Bianchin

10 settembre – Torino

Benvenuti alla Juventus più italiana ed europea della stagione. Massimiliano Allegri nella conferenza di vigilia di Napoli-Juve esclude la presenza dei sudamericani al “Maradona”: “Non è difficile fare la formazione, non ne ho tanti. Ho deciso di lasciare i sudamericani a casa (Dybala, Cuadrado, Bentancur, Danilo e Alex Sandro, ndr). Cuadrado era l’unico che poteva venire ma ha avuto un attacco di gastroenterite ed è fermo in Colombia. I giocatori che hanno finito di giocare alle tre e mezza arrivano sabato mattina alle 11: portarli a Napoli e rischiare che si facciano male ha poco senso per me. Martedì sarà molto importante, è la prima del girone”. La Juve di Napoli allora probabilmente avrà De Sciglio e Pellegrini in difesa, assieme a Bonucci e Chiellini, a meno che Allegri non scelga De Ligt per una linea a tre. In mezzo, dentro Weston McKennie: “Giocherà sicuramente – dice Max -. Vediamo in che posizione. I tre dietro? Dovrò valutare oggi. De Winter, Soulé e Miretti verranno con noi, forse saranno della partita”.

COTTA E CRUDA

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Allegri sceglie di non fare polemiche con il calendario internazionale, che lo ha costretto a rinunciare a Dybala, Bentancur, Danilo e Alex Sandro: “Il calendario è questo, va accettato. Abbiamo ragazzi in abbondanza. Domani faremo una grande partita, sicuro. Che penso io di questo format di partite? Gli organi competenti devono decidere, non mi sono mai espresso, non sono in grado. Se tutti esprimiamo il nostro giudizio, viene fuori un casino, uno la vuole cotta, uno la vuole cruda…”. Metafora allegriana, servita.

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I FISCHI? GIUSTI

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L’emergenza, anche. Allegri deve gestire il -5 dalle prime in classifica, le assenze, le prime critiche e una trasferta complessa. Tutto insieme. “Il Napoli ha grandi valori tecnici, è in un buon momento ed è una delle candidate allo scudetto – dice -. Sarà una bella partita sicuramente. Abbiamo la squadra perfetta per giocare contro il Napoli. Non so come finirà, ma faremo una grande prestazione. Noi nelle prime due partite abbiamo giocato troppo singolarmente: dobbiamo trovare equilibrio, siamo una squadra forte. I fischi dello Stadium dopo l’Empoli? Abbiamo perso, ci devono forse applaudire? Il calcio è così. Questa falsa partenza ci metterà nelle condizioni di fare di più”. Insomma, ottimismo.

KEAN E I GIOVANI

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E tra una frase e l’altra della conferenza spuntano le idee allegriane e un retroscena di mercato. Prima le idee, sui giovani: “Fagioli e Ranocchia sono passati dalla seconda squadra alla B, come 30 anni fa. Ora invece chi stoppa bene la palla, è da Pallone d’oro. Questo porta i giovani ad avere responsabilità che non competono loro”. Il retroscena invece è su Moise Kean: “Kean è giovane, ha fatto diversi gol, lo abbiamo voluto. E sarebbe arrivato comunque, a prescindere da Ronaldo”. Questa no, non era attesa.

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