Juric: “Un grande Toro fino all’ultima gara. E il prossimo anno cresceremo ancora”

Il tecnico chiede ai suoi il massimo dalla partita contro la Roma e guarda alla nuova stagione: “Aspettiamo una risposta da Belotti. Proveremo a sostituire Bremer con uno che gli si avvicini”

Dal nostro inviato Mario Pagliara

19 maggio – Torino

“Vorrei un grande Toro fino all’ultima partita”. Tra futuro, mercato e bilanci, Ivan Juric lancia il suo messaggio chiaro alla squadra: domani, in occasione del congedo del campionato in casa contro la Roma, vuole togliersi l’ultimo sfizio. Battere per la prima volta una grande. “Vorrei rivedere le qualità di sempre – commenta il tecnico granata -, sarebbe un grande peccato non fare una bella partita fino alla fine. Abbiamo un po’ di problematiche, ma voglio il massimo”. Nel pomeriggio ci sarà la rifinitura, Juric scioglie qualche dubbio di formazione: “In porta giocherà Berisha, Vojvoda proprio non ce la farà a recuperare. E sulla trequarti mi porto dietro il dubbio tra Praet e Demba Seck”. Fascia sinistra quindi affidata ad Ansaldi, con Aina sulla destra.

I giorni di Belotti

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Domani Andrea Belotti guiderà il Toro da capitano contro i giallorossi. Il Torino gli ha presentato una ricca proposta di rinnovo: il club fino all’ultimo giorno sta facendo di tutto per non perdere il suo capitano. Juric ne parla in conferenza: “Belotti ci dovrebbe dare una risposta dopo la partita contro la Roma. E dopo la partita lo sapremo – riflette Juric -: nelle ultime settimane abbiamo fatto le cose giuste con lui, proponendo cose chiare e secondo me anche buone. Lui adesso deve decidere: tutto si decide in questi due giorni, passati i quali il discorso si chiuderà, e non andremo avanti ancora”.

Brekalo un’opportunità

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All’inizio della settimana è stata ufficializzata la decisione di Josip Brekalo di lasciare il Torino. “Non è stata una sorpresa, io lo so da due mesi che non vuole rimanere – aggiunge Juric -. A Josip posso dire solo un grande grazie: è stato un grande professionista. Ha dato tanto, poi ognuno fa le sue scelte. Per cui domani lo tratterò come sempre. Se non vuole rimanere, preferisco che non sia stato riscattato. Ma attenzione, può essere per noi una grande occasione: alle cifre necessarie per acquistarlo si possono prendere giocatori migliori e più forti”.

Io ci sarò al 100%

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Gli chiedono se dal primo luglio ci sarà alla guida del Toro in ritiro, Juric risponde di getto: “Io al primo luglio ci sarò al cento per cento. Poi dipende da quello che vuole fare la società. Questo anno è servito per ripartire, questa piazza ha bisogno di fare passi in avanti e di crescere anche se è difficilissimo”. Juric riflette sul prossimo mercato, partendo da un dato: “La mia sensazione è che l’appeal del Toro oggi sia cresciuto. Il problema è che noi siamo in Italia e vediamo solo quello che succede qui da noi. Ma il calcio italiano è molto lontano in tutto dai club di Bundesliga e Premier, per cui i ragazzi che giocano all’estero hanno visto altre cose ed è normale che siano attratti da altre cose. Ma la mia sensazione è che oggi contiamo un po’ in più”.

Non partiamo da zero

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Un’ampia parte della conferenza la spende per affrontare il tema dei giocatori in prestito e dei riscatti. “Adesso affrontiamo un problema che potevamo affrontare all’inizio della stagione. Oltre a Brekalo, perdiamo Pobega e Mandragora: entrambi se li rivogliamo il prossimo anno, dobbiamo comprarli. Siamo nella stessa situazione: sono di altre società, il loro futuro non dipende solo dalla nostra volontà”. Apre il capitolo Praet: “Io non chiedo mai garanzie sui giocatori, ma Praet è del Leicester. Se lo paghi, lo porti a casa”. In generale dice: “Mi auguro che dopo questo primo anno, sia tutto un po’ più chiaro sul modo di fare il mercato, su quelli che sono i giocatori forti e che hanno prospettiva. Adesso vedremo se siamo entrati in sintonia”. Ci sarà un po’ di lavoro da fare in estate per puntellare un progetto tecnico brillantemente avviato in questo primo anno dalla società, ma “non partiamo da zero”, sottolinea Juric. E dice: “In difesa perderemo Bremer, proveremo a sostituirlo con uno che gli si avvicini, ma abbiamo tanti altri difensori forti e che sono cresciuti. Pure sulle fasce e a centrocampo la base è buona ma dobbiamo migliorare. Sulla trequarti così così, in attacco vediamo Belotti… Ci sono tante cose da fare, questo sì, ma tutto può essere una grande occasione. Non dobbiamo vederlo con tristezza perché si possono prendere giocatori più forti di quelli che andranno via. Solo di Bremer non troveremo un sostituto più forte”.

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