Juric: “Siamo ancora un cantiere aperto. L’ Atalanta? È il nostro esempio”

Il nuovo tecnico del Torino non siederà in panchina al debutto contro la Dea, perché squalificato. “C’è la voglia di fare un calcio diverso – assicura – più propositivo. Belotti al top dopo la sosta”

Dal nostro inviato Mario Pagliara

20 agosto – Torino

Il volto non tradisce l’emozione del debutto, ma gli occhi raccontano certamente quanto elevata sia la sua curiosità. Ivan Juric domani sera non siederà in panchina per questo avvio con il suo Torino in campionato, in programma alle 20.45 contro l’Atalanta di Gasperini, perché squalificato: al suo posto a bordo campo toccherà al vice Matteo Paro guidare i granata. Ma ciò non sposta di una virgola i contenuti dell’attesa. “Sono proprio curioso di vedere i miei ragazzi contro una delle squadre più forti del campionato – ha raccontato Ivan Juric questo pomeriggio, venerdì 20 agosto, in conferenza stampa -. Tra l’altro, noi ci siamo incamminati in un progetto seguendo proprio la loro strada: come loro, puntiamo a giocare un calcio dinamico, europeo, aggressivo. Sarà una bella sfida perché ci aiuterà a capire a che punto siamo e cosa ci possiamo aspettare”.

Un cantiere aperto

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Il tono di Juric è pacato, “sono sereno, sto vivendo questa vigilia con tranquillità”, al punto che il tecnico accenna anche una battuta: “Poi vedremo domani dopo la partita… “. E sorride. Torna però subito serio quando racconta come in questo momento “noi siamo proprio un cantiere aperto, come si dice in questi casi. Non posso fare alcun tipo di valutazione, perché ancora non sappiamo neanche quali sono i nostri punti deboli e quali invece quelli forti. Certamente, vedo tanta applicazione da parte dei calciatori e tanta voglia di cambiare la storia e l’andazzo degli ultimi anni. Però, allo stesso tempo, riconosco anche che ci sono alti e bassi. Ma c’è la voglia di imparare per fare un calcio diverso, più propositivo”. Diverso il discorso sull’Atalanta: “Ormai è diventata grande – dice Juric -, loro sanno esattamente quello che vogliono: hanno conoscenze nel gioco, ci sono giocatori che sono da anni insieme con lo stesso allenatore. Hanno un gioco consolidato, ormai l’Atalanta è una grande squadra”.

Belotti e Izzo

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Il discorso poi scivola immancabilmente sui singoli, partendo dalle condizioni del capitano Andrea Belotti. “Per colpa di questo problema alla caviglia ha saltato tre giorni di allenamento – racconta Juric -. Posso dire che da quando è arrivato sta dimostrando di lavorare con grande voglia: se continuerà a lavorare così, credo che Belotti tornerà al top dopo la sosta del campionato. È lì che vedremo il vero Belotti. Io preferisco giocare con un solo centravanti di ruolo, noi in rosa abbiamo tre attaccanti che con caratteristiche da prime punte (Belotti, Sanabria e Zaza, ndr) e non è proprio il massimo della vita… “. Rassicura poi sullo stato di forma di Armando Izzo, che non è partito nell’undici nella sfida di Coppa Italia contro la Cremonese a causa di un affaticamento agli adduttori, e il tecnico granata rassicura: “Izzo ha avuto solo un po’ di fastidi che in questo periodo sono normali. Si sta allenando regolarmente, può giocare i novanta minuti”. Spende parole di elogio per Aina e Singo: “Fisicamente hanno doti molto importanti, su altre cose sono su un livello basso. Ma hanno un margine di miglioramento impressionante: possono diventare ottimi giocatori”. In coda, gli chiedono chi tra Linetty, Verdi, Lukic e Baselli ha caratteristiche da trequartisti. Juric risponde secco: “Nessuno. Nessuno di loro è un trequartista nato”.

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