Juric scommette su Pellegri: “Titolare a Udine, spero cresca ancora”

Il tecnico granata si prepara alla sfida con l’Udinese: “Squadra in forma, stimo Sottil. In Coppa Italia ho visto progressi, ora dobbiamo mettere qualcosa di più”

Dal nostro inviato Mario Pagliara

22 ottobre – Torino

A Udine sarà il Toro di Pietro Pellegri. Domani, all’ora di pranzo, il centravanti dell’Under 21 torna titolare (ultima volta il 5 settembre in Torino-Lecce), dopo essersi sbloccato martedì sera in Coppa Italia contro il Cittadella. A poche ore dalla partenza verso il Friuli, l’allenatore granata Ivan Juric parte proprio da lui nella conferenza della vigilia: “Domani Pellegri giocherà dall’inizio – annuncia Juric -, il mio augurio è che faccia una bella partita e che continui a crescere. Me lo auguro sia per lui sia per noi”. Juric allarga la riflessione sulla settimana positiva vissuta da Pellegri: “Martedì, in Coppa Italia, si è sbloccato facendo gol. Pietro ha la potenza giusta e i movimenti idonei per poter essere un centravanti moderno. Senza dubbio, ha molte cose ancora da imparare perché è un ragazzo giovane e ancora con poca esperienza di campo nella sua carriera, però ha il merito di essere un ragazzo che vuole imparare tanto. Mi auguro che, adesso, trovi la continuità fisica per acquisire anche una giusta sicurezza mentale”.

Amico Sottil

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Alla scelta di puntare su Pellegri corrisponde il recupero di Sanabria dall’infortunio. Tonny scivolerà in panchina: “Sanabria ha recuperato, ci siamo tutti”, dice Juric. Nell’impegno di domani all’ora di pranzo (fischio d’inizio ore 12.30) il Toro si ritroverà di fronte una delle squadre più dure di questo momento in campionato: questa Udinese che sta viaggiando a mille. “Affrontiamo una squadra particolarmente in forma – prosegue Juric -, loro hanno forza, grandissime accelerazioni, qualità dei giocatori, una buonissima organizzazione e sono devastanti sui calci piazzati. Questo è un fattore decisivo nel calcio che spesso si sottovaluta. Noi spesso veniamo descritti come una squadra fisica, ma siamo tutt’altro che fisici. Non lo siamo”. Juric svela la profonda amicizia che lo lega a Andrea Sottil, l’allenatore dell’Udinese: “Abbiamo fatto il corso insieme di allenatore a Coverciano, eravamo addirittura in camera insieme. Siamo grandi amici. Per me lui è bravissimo, ho una grandissima stima verso di lui. Ha umiltà, voglia di mettersi in discussione, di provare soluzioni. E’ l’esempio di un ragazzo che, partendo dal basso, è riuscito ad arrivare in alto dopo tanti anni di gavetta e di sofferenza”.

Serve di più

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Il momento del Toro è delicato: il 4-0 in Coppa ha ridato entusiasmo, ma in campionato nell’ultimo mese Juric ha raccolto un punto in 5 partite (in casa con l’Empoli). “Questo è il momento di mettere qualcosina in più – esorta Juric -. L’altro giorno, ad esempio, ho avuto una sensazione positiva anche se non abbiamo fatto una bellissima partita. Ho raccolto piccoli particolari che mi hanno dato segnali molto incoraggianti per il futuro”. Sui singoli dice: “Ricci domani potrebbe giocare dall’inizio, sta tornando in forma. A Miranchuk voglio dare piena fiducia, perché ci può dare molto di più: spero che cominci a determinare le partite il prima possibile come ha fatto a Monza”. Dubbio a sinistra Vojvoda-Lazaro: “Lazaro sta facendo bene, con il suo dribbling ci dà spesso la superiorità numerica. Anche Vojvoda è per noi importante: sono due giocatori di un buon livello, decido chi gioca in base allo stato di forma”.

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