Juric e i 115 anni del Toro: “Vogliamo regalare una vittoria, anche senza il Gallo”

Il tecnico granata: “L’Empoli gioca un calcio moderno, rischia, mi piace. Ma la mia squadra sta crescendo”. Out Belotti: “È un giocatore come gli altri, c’è Sanabria. Il mercato? Quello di gennaio non mi piace, chi ha lavorato sodo finora merita fiducia”

Dal nostro inviato Mario Pagliara

1 dicembre – Torino

Quale potrà essere il regalo di compleanno più bello da fare al Toro e ai suoi tifosi Ivan Juric ce l’ha ben in testa. “Domani il nostro obiettivo è fare il massimo, ottenere i tre punti. Sarà questo un bel modo per festeggiare i 115 anni del club”. Parte da qui la conferenza della vigilia del tecnico granata, il giorno prima dell’impegno casalingo contro l’Empoli. Domani sera, appuntamento alle 18.30, il Toro festeggerà insieme alla sua gente con qualche ora di anticipo i suoi 115 anni, che cadranno venerdì 3 dicembre. I granata scenderanno in campo indossando una maglia celebrativa appositamente realizzata per l’occasione da Joma, lo sponsor tecnico. Il Toro, capitan Bremer in testa, avranno il lutto al braccio per ricordare l’ex preparatore dei portieri granata Stefano Borla, scomparso lunedì dopo essere stato travolto in strada mentre andava in bicicletta al campo di allenamento. L’addio così prematuro di Borla, a soli 50 anni, ha sconvolto tutto il mondo granata: in queste ore sulla piattaforma online GoFound è partita una gara di solidarietà (“Sosteniamo la famiglia di Stefano Borla”) per aiutare la moglie e la figlia piccola.

EMPOLI TEST DURO

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Prima di festeggiare il compleanno, il Toro andrà alla caccia della quarta vittoria consecutiva in casa, dopo quelle contro Genoa, Sampdoria e Udinese. “L’Empoli gioca veramente bene – sottolinea Juric -. Tutti i punti che hanno fatto in questa prima parte del campionato li hanno meritati. Gioca un calcio moderno, è una squadra che rischia molto e mi piace tanto. Sarà molto difficile: noi dobbiamo continuare sulla nostra strada, cercando di fare una grande prestazione”.

BELOTTI E GLI INFORTUNATI

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Il Toro di domani non potrà contare su capitan Belotti, vittima di una lesione muscolare di secondo grado al bicipite femorale della coscia destra. Sarà fuori per 60-70 giorni. “Ma Belotti è un giocatore come gli altri: come si fa male Djidji, si fa male anche Belotti. È uguale – va avanti l’allenatore granata -. Dispiace per il Gallo, perché iniziava a dare segnali importanti, ma si va avanti. Belotti sarà fuori per un lungo periodo. Un rientro a metà febbraio? Mi sembra esagerato, vediamo di recuperarlo un po’ prima”. Su un punto Juric è categorico: “Non giocherò mai con un modulo diverso, abbiamo i giocatori per sostituire chi non c’è. Al posto di Djidji ci sono Zima e Izzo, per Belotti c’è Sanabria. Non è un problema questo”. Poi riprende il filo sugli infortunati: “Djidji ha un piccolo infortunio, starà fuori, vedremo per quanto tempo. Buongiorno e Singo invece sono a posto. Mandragora prosegue il suo lavoro in linea con la tabella originaria e la prossima settimana potremo riaverlo in gruppo, Ansaldi sinceramente non lo so”.

CRESCITA

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Domani Juric si aspetta una bella cornice di pubblico all’Olimpico Grande Torino. “Ma allo stadio c’è sempre stato un bell’ambiente in questa stagione: la squadra se l’è meritato, spero che continui così”. Il suo Toro è nel pieno di un interessante processo di crescita: “Sì, la mia sensazione è che la squadra stia crescendo benissimo. Mi è dispiaciuto molto averla persa domenica a Roma, soprattutto per i ragazzi perché quando fai queste prestazioni così belle devi fare punti. Ma i ragazzi crescono, e sono convinto che lavorando si crescerà ancora di più. Dobbiamo fare dei passi in avanti: stiamo gettando delle basi importanti, c’è tanta voglia per migliorare tanto su mille cose”. Uno degli aspetti sui quali il Toro ha grandi margini di crescita è l’efficacia offensiva: gioca tanto, spesso bene e con personalità, ma segna poco. Ovvio allora che il discorso scivoli su Brekalo, Pjaca e Praet. “Penso che loro possano crescere ancora. Anche se sono già molto soddisfatto, ad esempio, di Josip Brekalo che è molto continuo. Sapevo che Pjaca avrebbe potuto avere problemi fisici, ma sta tornando in forma. Ci sono delle piccolezze da migliorare e delle conoscenze da acquisire: come nella posizione del corpo o, ad esempio, per Brekalo che deve stare un po’ più laterale per puntare il centrocampista. Ma in fase di attacco possiamo crescere molto: alle volte lo facciamo vedere, altre volte lo facciamo vedere di meno”.

MERCATO? NO, GRAZIE

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Gli chiedono se a gennaio il Toro cercherà un centravanti alla luce dell’infortunio di Belotti. “Abbiamo già due centravanti (Sanabria e Zaza, ndr) – risponde di getto Juric -. Il mercato si fa a luglio e ad agosto. Quello di gennaio a me non piace, questi ragazzi lavorano tanto da cinque mesi e meritano fiducia. Se poi c’è qualche situazione particolare, allora sì, ma deve essere qualcuno che alzi il livello della squadra. Si farà poco a gennaio. Poi un attaccante vedremo…”.

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