Jorginho-Sterling, in ballo la finale e il Pallone d’Oro: chi vince può farlo suo

Italia-Inghilterra non deciderà soltanto l’Europeo. Potrebbe essere decisiva anche per l’assegnazione del trofeo individuale più prestigioso

Dal nostro inviato Fabio Licari

9 luglio – FIRENZE

And the winner is… Jorginho o Sterling. Si va verso questa sfida per Pallone d’oro e Best Fifa. Probabilmente Italia-Inghilterra non assegnerà soltanto l’Europeo. Il terzo incomodo potrebbe arrivare dal Sudamerica dove, più o meno in contemporanea, Messi e Neymar si contenderanno la Copa America. Più difficile una risalita del brasiliano, eliminato col Psg in Champions e neanche campione di Francia. Discorso diverso per Messi che, dal 2007, non è mai andato peggio del terzo posto nel Pallone d’oro e — quale offesa — è arrivato soltanto quinto nel Best Fifa 2018. Si sa, lui e Ronaldo prendono voti anche quando non lo meriterebbero. Potere mediatico. Ma in questo 2021 privare del riconoscimento uno tra Jorginho e Sterling sarebbe ingiusto.

Perché Jorginho

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Poi, d’accordo, c’è sempre chi storcerà il naso pensando a un centrocampista centrale che vince (l’ultimo è stato Sammer nel 1996).Ma il discorso sarebbe più ampio: o si premia il migliore in assoluto, e allora si potrebbe cominciare sempre dal secondo posto dopo Messi (tecnicamente il migliore), oppure si valuta la stagione. E qui non c’è gara. Jorginho è una delle chiavi del Chelsea campione d’Europa: i Blues hanno cominciato a volare quando Tuchel l’ha recuperato dopo i problemi con Lampard. Non ha sbagliato una partita con l’Italia anche prima dell’Euro.

Testa e cuore

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Jorginho non è Pirlo, ma è l’indispensabile. Se non hai Jorginho non vinci. Il suo peso specifico è oggi altissimo. Come Sneijder nell’Inter e Iniesta nella Spagna: eppure vinse Messi. Ingiustizie da sanare. Ha quasi trent’anni ma non ha smesso di crescere: questo è un merito. Si vedeva già nel Verona che era bravo. Nel Napoli è stato cruciale per Sarri. Ma oggi è un centrocampista totale che Mancini ha aiutato a crescere (contraccambiato). La manovra azzurra scorre veloce perché non c’è un orpello: Jorginho è il giocatore più essenziale e utile. E anche quello che. escluso Pedri, fa più chilometri (72,3) in questo torneo. Testa e cuore.

Ma gli attaccanti…

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Ma gli attaccanti… Anche Sterling sta giocando un grande Europeo. Senza le sue invenzioni a sinistra e i gol (a parte il rigore…), l’Inghilterra non sarebbe in finale. Ma se guardiamo alla stagione il discorso cambia. Spesso non ha giocato nel City e ha anche fallito la finale di Champions proprio contro Jorginho. Ha però il vantaggio di essere un attaccante, e i giurati sono sensibili ai ruoli. Il Pallone d’oro in carica è Messi dal 2019: nel 2020 il premio non è stato assegnato. Il Best Fifa 2020 è andato giustamente a Lewandowski.

Gli avversari

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Quale potrebbe essere la Top 10 dell’anno? Dentro sicuramente Jorginho. Sterling. Messi, Ronaldo dei record, De Bruyne, Lewandowski, Kanté. A loro potrebbero aggiungersi Lukaku, Havertz, Neymar e Kane che sta risalendo con gli ultimi gol all’Europeo. Situazione ancora fluida a causa delle due finali. Si capisce che Jorginho-Sterling è un duello teorico: gli incroci in campo tra loro non dovrebbero essere frequentissimi, più facile che Jorginho si ritrovi davanti Mount, compagno nel Chelsea. Ma il controllo di Sterling parte dalla sua regia difensiva. E, vincendo, farebbe anche un favore a Mancini che, come Ranieri nel 2016, sarebbe il legittimo candidato al Best per il miglior allenatore: il c.t. se la gioca con Southgate, naturalmente, con Tuchel terzo incomodo. Magari a Wembley, oltre all’Italia, si fanno gli italiani.

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