Jay-Z racconta Lukaku: “Canta con me. E quel consiglio prima dell’Inter…”

La star americana con Roc Nation gestisce l’immagine dell’attaccante nerazzurro: “Fa tutto per raggiungere il suo scopo”

Oltre la musica e oltre lo sport, lì in alto, trovi Jay-Z, talento unico del rap East Coast e altrettanto unica macchina da soldi. Jay è talmente tante cose insieme che si rischia il mal di testa: celebrità mondiale, marito di Beyoncé, musicista da 22 grammy e centinaia di milioni di copie vendute, imprenditore con un patrimonio da 1,4 miliardi di dollari, produttore musicale, ex investitore nei Brooklyn Nets e, da qualche anno, pure agente sportivo. Nel nuovo viaggio ha incontrato un amico con cui condivide gusti musicali e volontà di ferro: a sentire Jay-Z, Romelu Lukaku è davvero “un essere speciale”, non solo un cannoniere micidiale. Con lui ha festeggiato lo scudetto a distanza, in attesa dell’Europeo.

Jay-Z, la prima impressione faccia a faccia con Romelu?

“Eravamo nel backstage di un mio concerto al MetLife Stadium nell’East Rutherford, New Jersey, nell’estate del 2018. Lui era già passato a Roc Nation e finalmente potevamo incontrarci. Mi ha recitato a memoria tutta una strofa di una canzone del mio primo album. Era un pezzo molto difficile da conoscere, uno che solo il più attento e appassionato ascoltatore può ricordare. Io ho sgranato gli occhi come per dire: ‘E questo da dove salta fuori?’”.

C’è una scintilla particolare negli occhi di Romelu?

“È l’attaccamento alle sue radici. Romelu mi ha parlato subito di suo fratello Jordan e poi del suo amore per la musica, sentimento che ci lega. Poi, quando ha iniziato a discutere della sua educazione, ha presentato le figure del padre e della madre. Mi ha raccontato dell’amore che hanno riversato su di lui anche nei momenti più difficili della vita. Suo papà era un ex calciatore ed è da lì che nasce la passione per il gioco, la fiamma che lo guida ogni giorno. Sapevo che con delle fondamenta così solide, alla fine, avrebbe avuto successo in ogni sfida sportiva e privata”.

Cosa gli ha consigliato finora in carriera?

“È un ragazzo molto curioso della vita e del mondo, la cosa importante è che si pone sempre la domanda giusta. Lo fa su tutto ciò che gli serve per migliorare in campo, ma anche fuori, nella sua vita privata e nella sua attività di personaggio pubblico. Per questo, al di là dei consigli, lui continuerà a crescere sempre di più”.

Ma c’è davvero il suo zampino nello sbarco a Milano?

“Mi ricordo quando abbiamo discusso insieme della possibilità di raggiungere l’Inter nell’estate del 2019. E di tutte le ragioni per le quali fosse quella la decisione giusta per lui. Non sono minimamente sorpreso dei gol e dello scudetto. Tutto quello che Romelu fa ha uno scopo: sa che c’è sempre un obiettivo davanti e bisogna fare di tutto per raggiungerlo”.

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