Il tecnico della viola ha dichiarato: “Mi hanno detto che Bonaventura ha ribadito quanto siamo stati male per la sconfitta di Milano. Certo, l’Inter è ingiocabile ma oggi è stata la vittoria dell’orgoglio della squadra. Non volevamo ancora uscire dalla partita, commettendo errori caratteriali con cui abbandoniamo le contese. Oggi siamo stati una volta sotto e raggiunti due ma abbiamo continuato. Sono felice del gol di Kouame, sapete quanta gioia quando incidono i subentrati. Ripeto, la sconfitta ci ha fatto stare male per la sosta. Grande risposta dei ragazzi“.
Italiano sotto la Fiesole: il motivo
A fine gara, Italiano è andato ad esultare sotto la curva Fiesole: “Ci tenevamo tantissimo a ripartire, avevo detto che la Fiorentina non era quella vista a Milano. Quando fai delle promesse cerchi sempre di mantenerle e l’abbiamo fatto, contro una squadra forte e che arriverà tra le prime sei. Reazione fantastica. In questi anni ho avuto incontri con i ragazzi della Fiesole, ogni volta che si comincia la stagione: mi piace come mi hanno parlato e quando ho sentito che mi chiamavano, sono andato sotto per rispetto loro“. Poi su Nzola ha aggiunto: “Deve proporre le sue caratteristiche: attacco alla profondità, lavoro di fisico per far salire la squadra e farci giocare, e chiaramente fare gol. Lui come Beltran sono attaccanti e vivono per il gol, staranno soffrendo per questo. Sanno che lavorare per gli altri è la cosa più importante e sono convinto che si sbloccheranno, ancora siamo all’inizio. Da lì poi le menti dei due saranno diverse“.
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