Italiano: “Possiamo ancora crescere. Ribery, fenomeno del calcio mondiale”

L’allenatore viola verso la Salernitana: “Abbiamo avuto alti e bassi, raccolto meno di quanto prodotto. Dalle quattro partite che mancano alla fine dell’anno mi aspetto altre risposte importanti”

Dal nostro inviato Giovanni Sardelli

10 dicembre – Firenze

Il compleanno di Vincenzo Italiano fila via tra auguri e propositi. Che poi alla fine portano sempre allo stesso desiderio. Vincere domani. “Trappola o non trappola la posta in palio è sempre la stessa. Tre punti. Abbiamo studiato la gara come facciamo sempre cercando di dar continuità ai risultati con la Samp e Bologna. Ogni partita ha un’importanza massimale”. Davanti alla Fiorentina la Salernitana ultima in classifica in solitaria. Guai, però, a distrarsi. “Riuscire a mettere altri punti in questa classifica sarebbe spettacolare”.

OCCHIO A FRANCK

—  

Davanti il pericolo numero uno è un vecchio amico viola. “Ribery è in grado di allargarsi o tagliare al momento del bisogno mettendo i compagni davanti alla porta. Se salta l’avversario è un pericolo, va arginato tenendo botta senza farsi superare ed impedendo che crei la superiorità numerica. È stato ed è un grande campione, si può solo parlarne bene, è uno dei fenomeni del calcio mondiale. Quando sono arrivato non era già più un giocatore della Fiorentina e la decisione era già stata presa”.

CHE POTENZIALE

—  

Attacco ovviamente sulle spalle di Vlahovic. “Dusan deve continuare a lavorare in entrambe le fasi come sta facendo. Rispetto a inizio campionato lo serviamo di più, il fatto che sia capocannoniere lo dimostra. Deve solo continuare a lavorare in questo modo. Siamo una squadra giovane, pensiamo a far le cose bene ottenendo il massimo da noi stessi. Ero convinto del potenziale che aveva questa squadra e possiamo ancora crescere. Abbiamo avuto alti e bassi dove abbiamo raccolto meno di quanto prodotto. Nelle quattro partite che mancano alla fine dell’anno mi aspetto altre risposte importanti. Assenti? I soliti, Dragowski, Castrovilli e Nastasic”.

MERCATO

—  

Gennaio si avvicina. “Sappiamo dove intervenire e dove poter migliorare, ma è un mercato dove soprattutto si deve stare attenti. Se si sbaglia non si rimedia. Abbiamo idee, vediamo se riusciamo a portarle avanti. Ora per me è importante concentrarmi sulle quattro battaglie che ci separano dalla fine dell’anno”.

Precedente Barella: "Brutta reazione, ma Militao… Inzaghi ci ha dato serenità" Successivo Zanetti carica il Venezia: "Con la Juve serve una reazione d'orgoglio"