Italiano chiede il salto all’attacco Viola: “Serve più concretezza contro la Juve”

Fiorentina a secco da oltre quattro partite, il tecnico rilancia Jovic nel duello a distanza con Vlahovic. E su di sè: “Non sono un integralista”

La settimana in bianconero è iniziata male, con la sconfitta di Udine: domani contro la Juve, la Viola cerca il riscatto. “Archiviamo e ripartiamo dopo questa amarezza – dice Italiano – non ci voleva e non ce l’aspettavamo: potevamo con più qualità ottenere almeno un punto”. Il primo scatto l’allenatore viola lo vuol vedere davanti. Con la Fiorentina a secco da oltre quattro partite. “Dobbiamo iniziare a segnare e ne abbiamo parlato, dietro stiamo concedendo pochissimo ma dobbiamo essere più concreti davanti mettendo del nostro negli ultimi metri”.

JOVIC VS VLAHOVIC

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Sfida nella sfida fra compagni di Nazionale. “Ci sono alcuni elementi che direttamente ti dicono che in sei giorni tre partite non sono sostenibili. Jovic è uno di questi e chiaramente a Udine non poteva giocare: penso che domani possa dare un grande contributo perchè arriva fresco e lucido. Ha qualità e personalità, per me può ripetere quanto ha fatto Vlahovic lo scorso anno. Tocca a noi con il lavoro far rendere i nostri centravanti di più dal punto di vista realizzativo come fece Dusan la passata stagione”.

qualità Juve

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Poi sugli avversari. “La Juventus non è solo Vlahovic o le sue punizioni. Hanno tante fonti di pericolo e cercheremo di limitarle, sono pieni di campioni. Tocca a noi lavorare bene in entrambe le fasi, prima della partita non c’è nulla di scritto. Sappiamo quanto è importante per Firenze, per la classifica e per noi stessi dopo una sconfitta questa gara. Sappiamo anche che i 62 punti dello scorso anno sono stati figli del lavoro settimanale, quest’anno non lo avremo quindi tocca a noi cambiare sfruttando le gare come fossero situazioni di allenamento e poi studiare i video. Cambia tutto, tocca a noi abituarci e maturare su questo. Io integralista? Io sono un allenatore che ascolta i propri calciatori, se stanno bene giocano, altrimenti gioca chi sta meglio. Non ho idee fisse, ma sfrutto le informazioni che arrivano dai miei calciatori”.

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