Italia Under 17, Ucraina travolta 3-0: si va alla fase finale dell’Europeo

Gli azzurrini di Corradi si qualificano al torneo continentale in programma in Ungheria dal 17 maggio al 2 giugno. Manca solo la certezza aritmetica

Missione sostanzialmente compiuta: l’Italia Under 17 può sorridere e iniziare a pensare al suo Europeo. Il 3-0 sull’Ucraina nel terzo match dell’Elite round di Paphos (Cipro) consente infatti agli azzurrini di Bernardo Corradi di sentirsi con tutti e due i piedi alla fase finale in Ungheria (dal 17 maggio al 2 giugno), nonostante l’aritmetica arriverà a ufficializzare il pass definitivo solo a fine mese quando si completeranno gli altri sette gironi. Con 7 punti in tre partite, infatti, l’Italia si è piazzata al secondo posto del Gruppo 6 – per numero di gol segnati, a parità di punti e differenza reti – alle spalle della Repubblica d’Irlanda, che nell’altra sfida giocata in contemporanea ha superato in rimonta per 3-2 i padroni di casa. Verrà però esclusa soltanto la peggiore delle otto seconde, con il bottino di due vittorie e un pareggio che dà l’idea di essere molto rassicurante per entrare tra le sette qualificate.

CONVINCENTI

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Pur leggermente sfumate, le sembianze dell’incrocio con l’Ucraina (prima di oggi vincente con Cipro e battuta dall’Eire) erano quelle di un dentro o fuori. A rompere l’equilibrio ci pensa poco prima dell’intervallo Tommaso Ravaglioli – attaccante del Bologna campione d’Italia U17 – bravo a triangolare in area con Ragnoli Galli e infilare Surkis, trovando così il terzo gol nel girone dopo la doppietta nel 2-2 con gli irlandesi. Dopo l’intervallo l’Italia dilaga: sale in cattedra anche il capitano Mattia Mannini, centrocampista della Roma, autore dell’assist dalla corsia di destra per il raddoppio del milanista Mattia Liberali. Il tris è un gioiello, con il sinistro a giro di Leonardo Mendicino (Atalanta) che si è infilato sotto l’incrocio. “Mi aspettavo dai ragazzi una prestazione del genere – ha commentato Corradi –, negli ultimi giorni abbiamo lavorato più sulla testa che sulle gambe, perché devono imparare a credere di più in loro stessi. Più che entrare nel particolare tecnico, devono riuscire a cogliere sempre il lato positivo del loro percorso”.

IN COPERTINA

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Ravaglioli, cesenate, vive nel convitto del Bologna e frequenta il liceo scientifico sportivo. Si dichiara ammiratore di Lautaro Martinez e ha sempre avuto buona confidenza con il gol in nazionale (già ad agosto aveva firmato una doppietta in U17, contro la Svizzera). Nella seconda partita, vinta 2-1 contro Cipro, erano andati a segno il difensore della Fiorentina e figlio d’arte Edoardo Sadotti (per papà Mirko, stesso ruolo, 120 presenze in B e la A assaggiata con Milan e Lecce) e il già citato Mannini, spezzino, a cui la Roma ha fatto firmare a gennaio il suo primo contratto da professionista. Poco prima di Natale, Mannini ha anche respirato l’aria dell’azzurro dei grandi essendo stato convocato a Coverciano dal c.t. Roberto Mancini per lo stage riservato ai giovani di “interesse nazionale”. Appuntamento – possiamo sbilanciarci – in Ungheria, con l’obiettivo di provare a fare meglio rispetto ai quarti di finale non superati nell’edizione di un anno fa, in Israele.

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