Italia, quel grido per Spinazzola che viene dal cuore

Donnarumma para il rigore di Morata, Jorginho segna il rigore decisivo e la gioia che esplode a Wembley e in tutta Italia, è la gioia immensa di una Squadra Unica e di una Nazione che negli azzurri identifica la classe e la resilienza, la forza e l’orgoglio, la sofferenza e il trionfo di un gruppo rotolato sin sull’orlo dell’abisso, eppure capace di rialzarsi e di vincere. Per la quarta volta nella sua storia, l’Italia si qualifica alla finale del campionato europeo che ha vinto solo nel ‘68, ma c’è un tempo per tutto. Per prendersi la rivincita sulla grande Spagna di Luis Henrique, ripensando al 4-0 patito a Kiev nove anni fa e solo parzialmente attutito, quattro anni più tardi, dalla vittoria degli azzurri di Conte, che poi uscirono nei quarti.

L'Italia dedica la finale a Spinazzola, Insigne indossa la sua maglia

Guarda la gallery

L’Italia dedica la finale a Spinazzola, Insigne indossa la sua maglia

Era il 2 luglio 2016: quella sera, i rigori furono fatali contro la Germania, ieri sera hanno esaltato l’Italia che dà il meglio di sè quando deve lottare. Il 14 maggio 2018, Roberto Mancini disse: assumo la guida della Nazionale per riportarla dove merita. Questo straordinario ct, alla trentatreesima partita utile consecutiva, ha demolito il record del mitologico Vittorio Pozzo e domenica si giocherà il titolo in questa Wembley meravigliosamente italiana, dove i nostri connazionali residenti nel Regno di Elisabetta sono stati pazzeschi. Ha ragione Donnarumma: è tutto così meravigliosamente bello ed è tutto vero. Le lacrime di Gigio, il coro “Spina! Spina!” urlato a squarciagola dagli azzurri, la maglia n.4 di Spinazzola mostrata da Insigne mentre i compagni attorno a lui saltavano impazziti. Dice bene Chiesa: la Nazionale ha rimesso non lui, ma la squadra al centro del villaggio. Questa finale, sudata, sofferta, conquistata nel nome di Spinazzola, è il meritato riconoscimento al lavoro di una squadra che ha sempre contato sulla propria forza e per questo non ha mai mollato. Anche nel momento in cui sembrava che la Spagna potesse prevalere, dopo il pareggio di Morata. Ma nulla è impossibile, quando si crede in se stessi. A Wembley hanno ruggito i Leoni. Indossavano una maglia azzurra.

Precedente Salernitana in A, rimane soltanto un ultimo scoglio Successivo Europei, l'Italia vola in finale: le reazioni della stampa estera