Italia, la fiducia continua a crescere: ora si crede nella vittoria finale

Secondo alcuni numeri raccolti da Yougov, società internazionale attiva nelle ricerche di mercato e analisi dati, per il 43% degli italiani il c.t. Mancini può vincere

Avanti, sul carro azzurro c’è ancora posto. Tre partite a Euro 2020 sono state sufficienti per convincere (quasi) tutti gli scettici e per riaccendere la passione degli italiani per la loro Nazionale, dopo troppi anni di anonimato. Per fortuna, Roberto Mancini e i suoi giocatori hanno dimostrato di non essere permalosi, né troppo snob nei confronti dei “miscredenti” della prima ora: c’è sempre tempo per unirsi alla campagna europea degli azzurri, c’è sempre la possibilità di camminare accanto a loro, come accaduto a Villa Borghese in una delle scene più iconiche di queste settimane. Nelle interviste e nelle conferenze stampa, dopo aver ottenuto qualificazione e primo posto nel girone, traspare la soddisfazione dei giocatori per aver sovvertito i pronostici, compresi quelli dei bookmaker alla vigilia dell’Europeo. Senza atteggiamenti di rivalsa o superiorità, però. Chiaro, l’Italia non ha ancora sfidato una super-avversaria e si comincia a fare davvero sul serio soltanto da sabato, ma insomma, l’atmosfera è cambiata parecchio.

Gradimento crescente

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Lo certificano alcuni numeri raccolti da Yougov, società internazionale attiva nelle ricerche di mercato e analisi dati. A inizio torneo aveva stimato in oltre 16 milioni gli italiani intenzionati a seguire la competizione, equamente distribuiti lungo tutto il Paese: principalmente uomini (69%) e il 30% oltre i 55 anni. La fiducia sulle possibilità dell’Italia di alzare la coppa era sotto il 40%, ma dopo il passaggio agli ottavi è salita fino a toccare il 43% degli intervistati (sondaggio effettuato tra gli italiani maggiorenni). In crescita anche la Francia (16,3%), in ribasso Germania e Inghilterra. Ovviamente si tratta di un pronostico molto influenzato dal tifo, ma è significativo l’aumento degli “speranzosi”. Come sono notevoli l’accresciuto interesse generale per l’Europeo – scende il numero di chi si dichiara intenzionato a non guardare nessuna partita – e soprattutto la motivazione di chi assiste ai match: la risposta “per sostenere il mio Paese” è balzata dal 31% al 40%. Segno che in questa ora Nazionale si riconoscono in tanti e che, senza voler esagerare il peso una competizione calcistica, è diventata un piccolo fiore all’occhiello per il Paese.

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