Italia, incoraggiante 1-1 con la Spagna. Buoni segnali per l’Europeo

Le azzurre guidate da Milena Bertolini non si sono fatte sopraffare dalle Furie Rosse. La sfida è servita per capire cosa si può migliorare per arrivare pronte in Inghilterra

La Spagna è una delle grandi favorite per la vittoria dell’Europeo al via mercoledì prossimo in Inghilterra. L’Italia delle ragazze da oggi professioniste, nell’ultima amichevole prima di decollare, ha sofferto tanto ma ci ha pareggiato. A Castel di Sangro, buoni segnali per la c.t. Milena Bertolini dall’1-1 contro le Furie Rosse. Bene ha fatto la Nazionale a scegliere avversarie top, per capire che tipo di percorso aspettarsi: domenica 10, a Rotherham, l’esordio contro la Francia, che è sul livello delle spagnole tanto che la finale dell’ultima Champions è stata tra il Barcellona e il Lione.

nazionale determinata

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Le campionesse blaugrana, sconfitte un mese fa a Torino, tornavano per la prima volta in Italia dopo quel ko: allo stadio Patini, quello che fu del “miracolo Castel di Sangro”, hanno trovato un’Italia che ha saputo difendere ed è stata brava a trovare con Valentina Bergamaschi il gol in una delle rare occasioni avute, prima del pareggio del pallone d’oro Alexia. “Per migliorarci dobbiamo confrontarci con i forti – le parole della c.t. Milena Bertolini -. Una partita di grande sacrificio: ci sono state indicazioni importanti e cose da migliorare, ma questo risultato ci deve dare convinzione”. Quattro giorni fa, Italia e Spagna si erano trovate di fronte anche a livello Under 19, nell’Europeo in Repubblica Ceca: avevano vinto 3-1 le spagnole, ma l’Italia che ieri ha pareggiato con la Francia può ancora sperare nella semifinale.

primo tempo

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Senza il capitano Gama, tenuta fuori per precauzione (piccolo problema al ginocchio, non preoccupa), Bertolini ha schierato l’Italia con il 4-3-3: Cernoia, Giugliano e Caruso in mezzo, Bergamaschi alta a destra con Girelli e Bonansea a completare il tridente. La Spagna, con un 4-3-3 ultra offensivo (Bonmati e Alexia nel terzetto di centrocampo, sono di fatto attaccanti aggiunti), ha iniziato meglio, chiudendo l’Italia nella propria metà campo all’inizio e nei propri 30 metri con il passare degli minuti. Italia che ha accettato di lasciare il possesso di palla (a volte persino esagerato) delle spagnole, dimostrando però un’invidiabile capacità di parare i colpi. Inevitabile, in un primo tempo vissuto subendo il forcing della Spagna, rischiare di andare in svantaggio: Alexia (11′) servita da Ona ha messo il pallone fuori di poco, poi un tiro-cross da fuori area di Mariona al 29′ è finito a lato di pochi centimetri dalla porta di Giuliani. L’Italia ha avuto qualche minima occasione in contropiede, ma niente di più.

botta e risposta

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Al rientro dagli spogliatoi, dentro Simonetti e Giacinti al posto di Caruso e Bonansea: nella spagna, Ivana per Mapi Leon. Neanche tre minuti e la partita si è sbloccata a favore dell’Italia, quasi all’improvviso: angolo di Cernoia e perfetto inserimento di Bergamaschi, che ha messo il pallone nell’angolino alla sinistra di Panos. Immediata la reazione della Spagna, ma Giuliani è stata bravissima a chiudere lo specchio della porta ad Alexia. Dopo l’ingresso di Galli per Cernoia e Piemonte per Girelli, altro pericolo per le azzurre, con Giuliani salvata dalla traversa sul destro dal limite di Patri: forse un’impercettibile deviazione del portiere del Milan, decisiva ancora su Alexia, prima del pareggio arrivato al 67′ con un colpo di testa sul primo palo di Alexia (oggi centesima presenza con la Spagna) che ha anticipato Bartoli. Nel finale, complice anche il caldo e la stanchezza, il ritmo si è abbassato. E la testa, inevitabilmente, è andata in Inghilterra.

contratti

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Nel giorno dell’inizio dell’era del professionismo, sono arrivati i primi due contratti in via Allegri. Li hanno depositati la Juventus – quello di Sofia Cantore, rientrata dai prestiti con Verona, Florentia e Sassuolo e che ha firmato fino al 2025 – e la Fiorentina, quello di Daniela Sabatino. Dall’inizio della prossima settimana inizieranno ad arrivare tutti gli altri, anche quelli delle giocatrici della Nazionale che proverà a far innamorare una nazione, come accadde nel Mondiale del 2019.

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