Inzaghi: “Vogliamo gli ottavi”. Correa: “Qui sempre polemiche. Ma restano fuori”

ROMA – La Lazio sfida lo Zenit San Pietroburgo all’Olimpico: con una vittoria i biancocelesti potrebbero fare un bel passo avanti verso il passaggio del girone F. In conferenza stampa, il tecnico Simone Inzaghi ha parlato della sfida contro i russi: “Sappiamo dell’importanza della partita. Uno dei nostri obiettivi era quello di passare il girone. Mancano tre partite, le prime tre le abbiamo fatte bene. Lo Zenit è forte, ha recuperato giocatori importanti. Serve una gara di carattere, di continue scelte e dobbiamo recuperare energie. A Crotone abbiamo speso tanto a livello energetico. Non ho notizie ufficiali sui giocatori, aspetto le comunicazioni dei responsabili sanitari. Di sicuro ho di nuovo Luiz Felipe, è fermo da dieci giorni. Vediamo se farlo giocare dall’inizio”.

Il caso Luis Alberto

“Luis Alberto è fondamentale, lo ha dimostrato da tempo. Parliamo di un giocatore forte, importante, che ha risposto sul campo dopo le polemiche. Ci aspettiamo delle conferme anche fuori, ma non ho dubbi, ho parlato con il ragazzo. È sereno e motivato per far sì che le cose vadano sempre meglio. Non ci danno per favoriti? Siamo abituati. In questi anni siamo cresciuti, vinto trofei. Quest’anno ci sono state qualche difficoltà tra defezioni e calendario tosto. Domani ci sarà ancora qualche problematica a metà campo. Se non parlano di noi non mi dispiace. Con la squadra lo sappiamo: senza emergenze possiamo dire la nostra”.

La situazione Peruzzi

“In tutte le famiglie e società ci possono essere delle incomprensioni. Con club manager Peruzzi sono convinto si possano risolvere come in passato. Strakosha ha lavorato a parte, è il nostro titolare. Con lo Zenit giocherà ancora Pepe Reina, per domenica vedremo. Mi sono posto una domanda ieri sera da solo sul girone: devo cercare di battere lo Zenit, poi quello che accadrà a Dortmund interessa relativamente. Non dobbiamo sbagliare l’approccio, lo Zenit è la testa di serie numero uno”.

Lazio, le parole di Correa

“In questi anni ho giocato più da attaccante. Non sono un uomo d’area, ma mi piace stare vicino alla porta. Sto bene, posso migliorare tanto e lavoro intensamente ogni giorno. Messi? Bello allenarsi con lui in nazionale. Un sogno di tutti gli argentini che giocano a calcio. Per me è importante stare con loro. Lionel parla a tutti, è educato, tranquillo, ci aiuta. Da lui si impara guardandolo. E infatti cerco di imparare il più possibile. I miei obiettivi? Partita dopo partita voglio aiutare la squadra, la mia forza è questa. La Lazio è unita, Inzaghi ci conosce benissimo. E lavoriamo tanto per fare il nostro gioco, per essere protagonisti in ogni partita. Siamo tanti amici che si trovano in campo. In questi anni la forza è stata questa. La squadra che gioca su questi livelli non è una sorpresa. Siamo forti, con giocatori d’esperienza. Pronti a tutto. Vogliamo vincere e continuare su questa strada. Da quando sono qua ci sono polemiche. Pensiamo al campo, ci concentriamo solo su questo. Arriveranno anche altri bei risultati. Il mio percorso in biancoceleste è stato bello. Ci sono state difficoltà, ma abbiamo vinto anche delle coppe. Ho imparato ogni giorno qualcosa. Da migliorare c’è sempre. Mi aiutano tutti, la strada è giusta”.

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