Inzaghi, obiettivo Champions: con il Plzen per una storica doppietta

Tattica, motivazioni e (forse) un super Lautaro in più: mercoledì contro i Boemi l’Inter può centrare gli ottavi per la seconda volta consecutiva, l’ultima volta era successo con Mourinho

Mercoledì Simone Inzaghi può entrare nella storia dell’Inter. Non conquistando un altro trofeo: per quello dovrà aspettare almeno il 18 gennaio quando a Rihad andrà alla caccia della Supercoppa Italiana contro il Milan. In caso di vittoria con il Viktoria Plzen il tecnico di Piacenza conquisterà per il secondo anno di fila, con una giornata d’anticipo sulla fine del girone, la qualificazione agli ottavi di Champions. L’ultimo allenatore a riuscirci sulla panchina nerazzurra è stato un certo José Mourinho nel 2008-09 e nel 2009-10. Impossibile chiaramente fare paragoni con lo Special One che ha alzato la coppa dalle grandi orecchie a Madrid, ma è innegabile che l’ex allenatore della Lazio sta facendo quello che illustri predecessori come Spalletti e Conte non sono riusciti a fare.

Dimensione europea

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L’Inter grazie a Inzaghi ha ritrovato il suo Dna europeo, quello che in passato le ha permesso quasi sempre di superare la fase a gironi. Con Spalletti, nel 2018-19, e con Conte, nel 2019-20 e nel 2020-21, l’ostacolo group stage è rimasto invalicabile e all’ultima giornata, quando serviva un successo per passare il turno, ai nerazzurri sono sempre tremate le gambe. Lo scorso anno invece Simone ha archiviato la pratica con 90’ di anticipo superando a San Siro (2-0) lo Shakhtar Donetsk. E mercoledì può ripetersi in caso di affermazione contro il Viktoria Plzen oppure ottenendo lo stesso risultato del Barcellona, che sarà impegnato al Camp Nou con il Bayern Monaco. Inzaghi però non ha intenzione di dipendere dagli altri e pretende che i suoi chiudano il discorso nel pomeriggio (scenderanno in campo alle 18,45) senza dover attendere il match serale tra i blaugrana e i tedeschi (ore 21). Il compito sembra alla portata di Skriniar e compagni perché i boemi non hanno ancora fatto un punto nel girone e hanno incassato 16 reti in 4 match. L’input del tecnico emiliano, però, sarà quello di non sottovalutare il match. Perché l’Inter è guarita dalla crisi complici le tre vittorie consecutive in campionato, ma se non rende al massimo, può andare incontro a una cocente delusione.

Alleato San Siro

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Dalla parte dei nerazzurri ci sarà un Meazza praticamente esaurito: non potrà essere appeso ai botteghini il cartello “sold out” solo perché il settore ospiti sarà riempito al massimo per un terzo. Nel resto dell’impianto, però, è quasi impossibile trovare biglietti. L’entusiasmo intorno alla squadra è cresciuto grazie alla doppia impresa contro il Barcellona che sta permettendo all’Inter di tenersi alle spalle i blaugrana, il giorno del sorteggio grandi favoriti per andare avanti insieme al Bayern Monaco. Inzaghi ha ribaltato le gerarchie e a questo punto è a un passo dall’ottenere la terza qualificazione personale agli ottavi. Prima di quella del 2021-22 con l’Inter, infatti, l’ex centravanti l’aveva centrata nel 2020-21 sulla panchina della Lazio, chiudendo alle spalle del Borussia Dortmund, ma davanti al Club Brugge di De Ketelaere e allo Zenit.

Un Lautaro in più

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Una mano la darà anche quel Lautaro Martinez che va a segno da tre partite di fila (4 centri in tutto) e che al Camp Nou ha segnato il primo gol stagionale in Europa offrendo anche una prestazione da top player assoluto. Contro il Viktoria può e vuole ripetersi anche perché all’andata aveva assistito a gran parte del confronto dalla panchina. Il Toro ha voglia di tornare la rete per la quarta gara consecutiva e il fatto di ritrovare, con ogni probabilità, Lukaku in panchina, spalanca l’ipotesi a un assaggio di… Lula, la coppia che manca da venerdì 26 agosto all’Olimpico contro la Lazio. Due mesi dopo la storia può riprendere. Magari festeggiando pure gli ottavi di Champions.

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