Inzaghi, “mission impossible” Inter: “Sono da scudetto. A San Siro non per difenderci”

Filippo Inzaghi torna a San Siro contro l’Inter. Ai nerazzurri, in campo, ha sempre fatto male. Dalla panchina sarà un po’ più complicato. Il tecnico ha parlato in conferenza stampa della sfida che attende il Benevento. Le sue parole sono riprese da ottopagine. “San Siro mi ha regalato serate magiche e delle sensazioni uniche, purtroppo però perde il suo fascino con gli spalti vuoti. Resta comunque un ricordo indelebile”.

LULA – Inzaghi, che di attaccanti se ne intende, non si cura che le polveri della LU-LA possano essere ancora bagnate. “Parliamo di calciatori in grado di fare a differenza. Lukaku come Ibrahimovic, è un calciatore in grado di spostare gli equilibri. Non penso ai giocatori dell’Inter, hanno una rosa che può competere in Champions e a mio avviso sono i grandi favoriti dello scudetto. Siamo consapevoli della difficoltà che ci aspettano. Servirà una partita perfetta, senza snaturarci. Siamo convinti di potercela giocare a San Siro”.

APPROCCIO – San Siro non è lo stadio dove andare a caccia di punti salvezza. Pronostico chiuso. Fondamentale, in questo senso, l’approccio. “Se andassimo a Milano solo per difenderci, andremmo incontro a enormi delusioni. L’Inter è una squadra da scudetto, ma la storia di questo campionato ci ha insegnato che siamo stati in grado di impensierire avversari e fare punti i partite dove sembravamo spacciati. Certo, osservando la rosa a disposizione di Conte sembra una “mission impossible”, ma lo era anche contro la Juventus. Ho già detto ai ragazzi di godersi l’esperienza a San Siro ripensando a dove eravamo diciotto mesi fa. Non c’era bisogno di aggiungere altro. Certe partite si preparano da sole”.

SALVEZZA – Inzaghi invita a non abbassare la guardia nonostante il Benevento abbia un buon margine sulla zona salvezza. “Il nostro obiettivo resta quello di raggiungere il prima possibile i 40 punti. E siamo ancora piuttosto lontani dall’obiettivo. Ci sono otto punti di vantaggio ma chi sta dietro di noi ha un organico di altissimo livello. Personalmente, continuo a guardarmi dentro casa, con la consapevolezza che il girone di ritorno è un altro campionato. E sappiamo bene che chi oggi si complimenta, sarà pronto a contestarci quando e se perderemo due partite di fila. Se arriveranno momenti difficili, e può accadere, servirà sostegno”.

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