Inzaghi: “L’Inter non molla nulla. Ora l’Empoli, poi la Juve. E su Barella…”

“Vittoria di carattere contro un’Udinese che ad aprile aveva fatto bene come noi. Nessun condizionamento dal risultato del Milan. Nicolò sembra avere subito solo una forte contusione”

La risposta è arrivata. E rialzarsi dopo la beffa di Bologna era diventato ancora più difficile con la vittoria del Milan che aveva sprofondato l’Inter a -5 dalla vetta. Invece Simone Inzaghi può godersi un successo sull’Udinese sofferto quanto pesantissimo per tenere vivo lo sprint scudetto. “Grande prova di carattere – esordisce il tecnico – contro una squadra che nel mese di aprile era stata seconda soltanto alla mia. E ci tengo a ringraziare i tifosi, che ci hanno seguito numerosi anche a Udine”. E a fine intervista la battuta da titolo: “Non si sa mai che Inter sarà da una gara all’altra? A volte non abbiamo vinto ma penso che viste le prospettive estive i tifosi si siano divertiti. Se poi essere pazza vuol dire vincere la Supercoppa, essere nella corsa scudetto, fare gli ottavi di Champions e la finale di Coppa Italia spero lo sia sempre pazza…”.

Sette gare in 22 giorni

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Così il tecnico sul match: “Sul 2-0 abbiamo preso il gol di Pussetto che ci ha fatto abbassare leggermente, ma siamo rimasti in partita non rischiando quasi nulla. Penso sia la cinquantesima partita da inizio anno ma giochiamo bene, vogliamo la vittoria. Mancano tre gare più la finale di Coppa Italia, abbiamo giocato sette partite in 22 giorni però la squadra è in salute e ci vuole credere fino alla fine. Se incide il fatto di giocare prima o dopo il Milan? No, siamo abituati. Da tanti anni ci sono le televisioni, la prossima volta giocheremo prima noi. Dobbiamo rimanere sempre concentrati e ragionare di partita in partita, sapendo che venerdì ci sarà un match importantissimo contro l’Empoli davanti ai nostri tifosi. E dopo penseremo alla finale con la Juve. Non molliamo nulla”.

Post Bologna

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“Cosa ho detto ai miei dopo la vittoria del Milan sulla Fiorentina? Abbiamo parlato con la squadra, bisognava fare una partita importante. Ci siamo fermati a parlare dell’Udinese, squadra fisica e di qualità e in ottima forma. Dovevamo fare una partita da Inter sapendo che non si molla, ci sono nove punti e tutto è possibile. Darmian e Perisic sono stati molto alti. Avevamo lasciato i quinti coi loro quinti in punta, aprire le mezzali e cercare le punte. Ma al di là della tattica i ragazzi hanno messo corsa e determinazione che sono elementi fondamentali per queste partite così dispendiose. Abbiamo fatto due trasferte ravvicinate, temevamo questa sfida ma siamo stati bravi a vincerla”. Così infine su Barella, uscito per un problema al ginocchio: “Sembra una forte contusione. Spero non sia nulla, è un giocatore importantissimo che ha fatto una grande gara. I medici ci hanno tranquillizzato ma incrociamo le dita perché è importante per noi”.

Lautaro

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A fine match ha parlato anche Lautaro: “Tre punti di sofferenza, di cattiveria. Volevamo fare una partita così contro una squadra molto aggressiva. Siamo contenti perché siamo ancora lì. La pressione per la vittoria del Milan? No, dobbiamo solo pensare alla prossima e vincere. Questo dobbiamo fare. Dopo il ko di Bologna ci siamo detti che dovevamo essere più gruppo, siamo tutti dentro e puntiamo lo stesso obiettivo. Mancano ancora tre partite. Non so chi sia favorito: loro sono in testa, noi dobbiamo rimontare. Pensiamo a noi, perché siamo stati noi a perdere punti importanti”.

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