Inzaghi, l’Inter al momento giusto: i precedenti (illustri) lo confermano

Mourinho arrivò a Milano alla stessa età, Mancini iniziò il ciclo vincente da 39enne. Il più giovane? Stramaccioni inarrivabile

Simone Inzaghi arriva sulla panchina dell’Inter alla stessa età in cui si era seduto José Mourinho. 1976-2021 da una parte, 1963-2008 dall’altra: il calcolo è presto fatto. L’ormai ex allenatore della Lazio ha compiuto 45 anni il 5 aprile, il portoghese è di gennaio e arrivò a Milano con una Champions League già vinta con il Porto, un’esperienza al Chelsea e una carriera iniziata da diciottenne come assistente al Rio Ave. Ogni tecnico ha la sua storia, negli ultimi anni la panchina nerazzurra è stata occupata da profili molto diversi tra di loro. Inzaghi ha allenato solo la Lazio, ma il suo è stato un percorso graduale e costante, l’esempio più lampante di gavetta: Allievi Regionali nel 2010, Allievi Nazionali nel 2011, Primavera nel 2014, prima squadra nel 2016.

Altri giovani

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L’ultimo allenatore così giovane a essere chiamato alla guida dell’Inter è stato Stefano Vecchi, anche lui 45enne nel novembre 2016. L’ex allenatore della Primavera fu scelto per tappare il buco causato dal crollo del progetto De Boer, più “vecchio” di un anno: l’allenatore olandese è sempre stato considerato tecnico giovanissimo, ma è sbarcato a Milano a 46 anni già compiuti. Il ruolo di Vecchi e quello di Inzaghi non possono ovviamente essere paragonati: il primo era una soluzione transitoria, sul secondo ci sono ben altri progetti. Dal post Mourinho in poi, i tifosi nerazzurri ne hanno viste tante: dall’esordiente al veterano, dalla scommessa al traghettatore. Solamente Leonardo e Stramaccioni si sono seduti sulla panchina dell’Inter con una carta d’identità più fresca rispetto a quella di Inzaghi: 41 anni il brasiliano, addirittura 36 il romano.

Unicum

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Ma entrambi, come Vecchi, sono stati chiamati a stagione in corso. Anche l’addio di Conte ha causato una situazione di emergenza, questo è vero, ma Inzaghi può partire da zero, programmando insieme alla società le prossime mosse e provando a mettere il proprio marchio sulla squadra che si troverà in mano. Alla sua età, solo Mourinho si è trovato in questa situazione, oltre a Stramaccioni dopo i primi mesi del post-Ranieri. Spalletti e Conte, per fare gli esempi più recenti, avevano 58 e quasi 50 anni nel giorno della firma del contratto con il club nerazzurro.

Mancini

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Imparagonabile, dal punto di vista della carta d’identità, è invece l’esempio di Roberto Mancini, arrivato a Milano nemmeno da 40enne nel luglio 2004 ed entrato nella storia del club. Come il Mancio, anche Inzaghi arriva all’Inter dopo la Lazio. La storia di Simone è un unicum nella vastità di profili che hanno occupato, con alterne fortune, la panchina nerazzurra negli ultimi anni. Il parallelismo con Mourinho può essere uno stimolo in più, oltre che una speranza per i tifosi. Conte è ormai il passato, Inzaghi il presente e il futuro. Davanti c’è ancora tanta strada.

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